Utente:Alez/Duomo
Alez/Duomo | |
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Cattedrale di Barletta | |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Località | Barletta |
Religione | Cattolica |
Diocesi | Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie |
Consacrazione | 1267 |
Stile architettonico | Romanico-Gotico |
Inizio costruzione | 1126 |
Completamento | XIV secolo |
La cattedrale di Santa Maria Maggiore in Barletta, è oggi, come nell'antichità, il fulcro principale della vita religiosa della città, nonché il suo cardine urbanistico: lo stesso primitivo disegno del tessuto urbano di Barletta dimostra la forza centripeta della sua chiesa madre.
L'edificio attuale si presenta come un organismo complesso e non unitario, composto di due parti nettamente distinte, quella anteriore tipicamente romanica, e quella posteriore realizzata in forme gotiche. La costruzione dell'edificio attuale, infatti, iniziata nel 1126, si è poi protratta per secoli. Questa chiesa è perciò ritenuta uno dei pochi esempi di armoniosa commistione tra romanico e gotico.
Fu elevata cattedrale dal beato Pio IX con bolla del 21 aprile 1860. È basilica minore dal 1961. [1] [2]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La chiesa, in realtà, è una sovrapposizione di diversi luoghi di culto, via via stratificatisi:
- Tombe a grotticella, III secolo a.C.
- Basilica paleocristiana, VI secolo.
La prima chiesa di Barletta, Sancta Maria de Auxilio, è la più grande basilica paleocristiana del nord-pugliese. Di essa rimangono considerevoli tracce del pavimento mosaicale a motivi floreali. Sono presenti mattoni in cotto che riportano il sigillo di san Sabino, vescovo di Canosa ed evangelizzatore della Puglia. Da questi reperti archeologici possiamo datare la basilica.
- Basilica altomedievale, IX secolo
Sancta Maria de Episcopio, più stretta della precedente chiesa, a motivo della crisi economica del periodo in cui fu eretta.
- Basilica romanica, XII secolo.
Sulle due precedenti basiliche venne costruita una chiesa di maggiori dimensioni, Sancta Maria Mojoris, ad opera del protomagister Simiacca e di suo figlio Luca. Numerosi privati intervennero a finanziare la nuova fabbrica, come testimonia l'iscrizione del 1150 sul portale laterale sinistro del prospetto: «A spese tue, o Riccardo, questa porta risplenderà e per te si apriranno liete le porte del cielo». Il committente Riccardo sarebbe, secondo l'improbabile tradizione locale, Riccardo Cuor di Leone di ritorno dalle crociate; dovrebbe trattarsi, invece, del coevo omonimo conte di Andria. Alla fine del XII secolo fu eretto il campanile. Negli stessi anni si provvide anche all'arredo interno della chiesa: artisti di provenienza orientale scolpirono i raffinati capitelli del ciborio, a testimonianza degli stretti legami intercorsi tra Barletta e le terre d'Oltremare all'epoca delle Crociate. Furono poi aggiunti i falsi matronei e, sul prospetto, venne aperta una finestra bifora e il rosone. La cattedrale fu consacrata nel 1267.
- Ampliamento gotico, XIV secolo
La basilica romanica a tre navate e tre absidi, fu poi ampliata (dopo il 1307) all'altezza del presbiterio, cui venne aggiunto un'ulteriore campata a crociera terminante in un grandioso coro gotico, con abside poligonale, deambulatorio e cappelle radiali.
Struttura[modifica | modifica wikitesto]
La decorazione scultorea presente a Santa Maria, eseguita in tempi differenti, è molto variegata: capitelli popolati da figure di animali, mostri e figure indistinte aggettanti all'interno e all'esterno dell'edificio. Il prospetto aveva tre portali, di cui sopravvivono oggi i due laterali; quello centrale andò forse distrutto in qualche terremoto e sostituito con uno rinascimentale; di esso rimangono alcuni bassorilievi, inglobati all'interno dell'edificio, con scene dell'ultima cena e dell'ingresso di Cristo a Gerusalemme.