Utente:Alessandro Crisafulli/Società italiana per le strade ferrate della Sicilia

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TESTO ATTUALE: Società per le strade ferrate della Sicilia manca "italiana"; inoltre Rete Sicula "L'unica è portarla in vetrina..."

Guido Pagliarino, Le concessioni ferroviarie in Italia dal 1885 al 1905, in Economia e storia, 1974, n. 4, pp. 475-510

Rinaldo Rinaldi, La costruzione e l'esercizio delle ferrovie italiane nei miei ricordi, a cura di Rinaldo Rinaldi [nipote], Bologna, Tamari Editori, 1974.

https://www.trenidicarta.it/schede/4/4433_RINALDI_RINALDO_La_costruzione_e_l_esercizio_delle_ferrovie_italiane_nei_miei_ricordi.html


Società per le strade ferrate della Sicilia
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1885 a Roma
Chiusura?
SettoreTrasporto
Prodottitrasporto ferroviario

La Società per le strade ferrate della Sicilia, meglio conosciuta come la Sicula era una società per la costruzione e l'esercizio delle linee ferroviarie della Sicilia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La società venne formata da un gruppo bancario a prevalente capitale straniero, con sede a Roma a partire dalle convenzioni del 1885 che divisero la rete ferroviaria italiana in tre grandi gruppi societari. Prese il posto delle precedenti società che gestivano le linee ferroviarie isolane tra le quali era la Società Vittorio Emanuele. Queste all'atto del subentro non avevano ancora completato il programma di costruzioni previsto che procedeva con estrema lentezza; nel 1872, infatti, era stata incaricata dal governo, per procedere al completamento e all'esercizio della costruenda rete calabro-sicula, la Società italiana per le strade ferrate meridionali dato che la concessionaria, la Vittorio Emanuele, era entrata in una seria fase di difficoltà finanziarie che la condussero al fallimento[1]. Solo grazie a ciò alla data del 1º maggio 1876 la lunghezza della rete ferroviaria siciliana era di 550 chilometri. La linea Palermo-Marsala-Trapani era entrata in funzione solo il 5 giugno 1881 a cura della Società della Ferrovia Sicula Occidentale e nel 1885 rappresentava, con i suoi 195 km, un terzo di tutta la rete siciliana che si estendeva complessivamente per 597 km.

La neo costituita società proseguì pur lentamente il programma di costruzioni: nel 1895 venne finalmente completata la ferrovia Palermo-Messina e alla fine del 1896 la rete delle strade ferrate sicule aveva raggiunto i 1.093 km.

Ad essa venne affidato anche l'esercizio di traghettamento nello Stretto di Messina, nel novembre 1893, mediante la concessione per la navigazione a vapore attraverso lo Stretto e con l'obbligo di effettuare due corse giornaliere di traghetto tra Messina e Reggio Calabria, istituendone altre due per Villa San Giovanni all'atto del completamento della Ferrovia Tirrenica Meridionale. Nel 1894 la "Società sicula" ordinò all'industria cantieristica una coppia di ferry-boat, con azionamento a pale e motore a vapore, che entrarono in servizio a fine 1896 come semplici piroscafi in attesa del completamento delle invasature. Le due navi-traghetto erano la Scilla e la Cariddi. Il servizio di traghettamento regolare di carri merci tra Messina e Reggio Calabria iniziò a novembre del 1899 e il 1º agosto 1901 la società inaugurò il traghettamento viaggiatori con le due carrozze pullman del treno direttissimo Roma-Siracusa.

Dal 1901 al 1905 fu direttore generale della società l'ingegnere Riccardo Bianchi.

Nel 1923 la società venne acquisita dalla Compagnia Anglo-Romana per l'Illuminazione di Roma col Gaz ed altri sistemi[2].

Principali progetti[modifica | modifica wikitesto]

Locomotive:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti a stampa[modifica | modifica wikitesto]

  • Relazioni sulla costruzione e sull'esercizio delle ferrovie italiane, 1885-1905
  • Atti della Reale Commissione per lo studio di proposte intorno all'ordinamento delle strade ferrate, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1898-1906, 14 volumi e 6 di appendice
  • Atti della Commissione parlamentare per l'esame dell'ordinamento e del funzionamento delle Ferrovie dello Stato istituita dalla legge 23 luglio 1914, n. 742, Roma, Tipografia nazionale di Giovanni Bertero, 1917.

Storiografia e complementi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1905-1955. Il Cinquantenario delle Ferrovie dello Stato, Albignasego, Duegi Editrice-Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 2002, ISBN 88-900979-0-6.
  • 1905. La nascita delle Ferrovie dello Stato, a cura di Valerio Castronovo, con saggi di Adriana Castagnoli, Andrea Giuntini e Sara Piccolo, e con una documentazione di Maria Rosaria Ostuni, Milano, Leonardo International, 2005, ISBN 88-88828-37-0.
  • Evoluzione tecnica ed economica delle ferrovie nei cento anni dell'Unità d'Italia 1861-1961, in Ingegneria Ferroviaria, 16 (1961), n. 7-8, pp. I-XII, 583-788, ISSN 0020-0956 (WC · ACNP).
  • La gestione di Stato delle ferrovie italiane (1905-1955). Monografie, presentazione di Giovanni Di Raimondo, realizzazione della Sezione Documentazione del Servizio Personale ed Affari generali curata da Raffaele Meliarca, Renato Proia e Carlo Chini, Roma, Ferrovie dello Stato, 1956.
  • Italo Briano, Storia delle ferrovie in Italia, Milano, Cavallotti, 1977.
  • Roberto Buratta, La privatizzazione delle FS tra vicende storiche e prospettive attuali. Parte I. Il fallimento dell'esperienza privatistica ottocentesca e il dibattito sulla statizzazione, in Ingegneria Ferroviaria, 52 (1997), n. 10, pp. 693-704, ISSN 0020-0956 (WC · ACNP).
  • Roberto Buratta, La privatizzazione delle FS tra vicende storiche e prospettive attuali. Parte II. L'ottantennio della gestione di Stato e la recente stagione delle riforme: le Ferrovie italiane al traguardo dell'integrazione europea, in Ingegneria Ferroviaria, 52 (1997), n. 11, pp. 766-778, ISSN 0020-0956 (WC · ACNP).
  • Giovanni Coletti, Storia di una riforma: l'Ente Ferrovie dello Stato, Roma, Collegio amministrativo ferroviario italiano, 1985.
  • Marcello Cruciani e Roberto Zannotti, Pubblico e privato nella storia delle ferrovie, in I Treni, 23 (2002), n. 233, pp. 12-19.
  • Andrea Curami e Paolo Ferrari, I trasporti del Regno. Iniziativa privata e intervento statale in Italia 1861-1946, Brescia, Fondazione Negri, 2007, ISBN 88-89108-10-X.
  • Valter Guadagno, Ferrovie ed economia nell'Ottocento postunitario, Roma, Collegio amministrativo ferroviario italiano, 1996.
  • Valter Guadagno, Le ferrovie in età giolittiana: politica, società, economia, Roma, Collegio amministrativo ferroviario italiano, 2003.
  • Valter Guadagno, Approfondimento della funzionalità delle ferrovie italiane. Il periodo 1905-1924, in Ingegneria Ferroviaria, 60 (2005), n. 1, pp. 25-33, ISSN 0020-0956 (WC · ACNP).
  • Valter Guadagno, Cento anni di storia ferroviaria: i dirigenti, l'azienda, il paese (1905-2005), Roma, Assidifer Federmanager, 2006.
  • Livio Jannattoni, Il treno in Italia, Roma, Editalia, 1975.
  • Gian Carlo Loraschi, L'impresa pubblica. Il caso delle Ferrovie dello Stato, Milano, Giuffrè, 1984, ISBN 88-14-00060-3.
  • Stefano Maggi, Storia dei trasporti in Italia, Bologna, Il Mulino, 2005, ISBN 88-15-10551-4.
  • Piero Muscolino e Francesco Ogliari, 1839-1989. Centocinquanta anni di trasporti in Italia. Edizione speciale per le Ferrovie dello Stato, Milano, SOCIMI Editrice, 1989.
  • Maurizio Panconesi, Ferrovie dello Stato. Il primo anno d'esercizio FS 1905-1906. Il nuovo materiale rotabile, Cento, La vaporiera, 2005.
  • Antonio Papa, Classe politica ed intervento pubblico nell'età giolittiana. La nazionalizzazione delle ferrovie, Napoli, Guida, 1973.
  • Giuseppe Pavone, Riccardo Bianchi. Una vita per le ferrovie italiane, Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 2005.
  • Claudio Pedrazzini Il primo decennio della gestione statale delle ferrovie italiane, Cremona, Lucio Campedelli Editore, 2002.
  • Gianni Robert, Le ferrovie nel mondo, Milano, Vallardi, 1964.
  • Gennaro Trotta, La composizione del traffico sulla rete ferroviaria italiana nei 50 anni di gestione statale, in Ingegneria Ferroviaria, 10 (1955), n. 10, p. 763-772, ISSN 0020-0956 (WC · ACNP).
  • Gennaro Trotta, Alcuni elementi statistici di attività ferroviaria italiana, in Ingegneria Ferroviaria, 16 (1961), n. 7-8, pp. 775-788, ISSN 0020-0956 (WC · ACNP).