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Invasione epirota del Peloponneso[modifica | modifica wikitesto]
Invasione epirota del Peloponneso | |||
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Assedio di Sparta, dipinto di François Topino-Lebrun | |||
Data | 272 a.C. | ||
Luogo | Peloponneso | ||
Casus belli | Espansionismo epirota | ||
Esito | Vittoria di Macedonia e Sparta | ||
Modifiche territoriali | L'Epiro perde il controllo di Macedonia e Tessaglia | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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L'invasione epirota del Peloponneso nel 272 a.C. fu un'invasione del sud della Grecia da parte di Pirro, re d'Epiro. Egli fu contrastato dalla Macedonia e da una coalizione di città-stato greche (poleis), in particolare Sparta. La guerra si concluse con la vittoria congiunta di Macedonia e Sparta.
Dopo che fu sconfitto nel 275 a.C. dalla Repubblica romana nelle Guerre pirriche, Pirro decise di rivolgere la sua attenzione in Grecia. Egli dichiarò guerra ad Antigono Gonata di Macedonia, e in una campagna rapida, riuscì a sconfiggerlo e a proclamarsi re di Macedonia. Nel 272 a.C. accettò di aiutare il principe spartano Cleonimo, che chiese il suo aiuto per garantirsi il trono di Sparta.
Pirro avanzò con il suo esercito attraverso la Grecia centrale e, dopo aver raggiunto il Peloponneso, marciò contro Sparta. La città era scarsamente difesa in quel momento in quanto la maggior parte dell'esercito spartano era stata condotta a Creta dal re Areo I. Guidati dal principe ereditario Acrotato, gli Spartani furono in grado di resistere ad una serie di assalti epiroti fino all'arrivo dei rinforzi Macedoni e dell'esercito di Areo in soccorso.
Dopo l'arrivo dei soccorsi, Pirro revocò l'assalto e si preparò per l'inverno in Laconia. Tuttavia gli si avvicinò un cittadino argivo che gli chiese aiuto per rovesciare il governo di Argo. Cercando di sfruttare la situazione, Antigono mandò il suo esercito ad Argo facendosi tormentare lungo la strada dagli Spartani. Mentre tentò di assalire Argo di notte, Pirro fu attaccato dai suoi nemici Argivi, così come dagli Spartani e dai Macedoni di Antigono. Nella mischia conseguente, Prirro fu ucciso. La sua morte portò alla capitolazione del suo esercito e il ristabilimento di un'egemonia macedone sulla Grecia.