Urvashi Butalia

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Urvashi Butalia nel 2011

Urvashi Butalia (Ambala, 1952) è una scrittrice, editrice e attivista femminista indiana, nota per il suo lavoro nel movimento delle donne in India e per aver scritto libri come The Other Side of Silence: Voices from and the Partition of India e Speaking Peace: Women's Voices from Kashmir. Insieme a Ritu Menon, ha co-fondatro nel 1984 Kali for Women, la prima casa editrice femminista indiana, e fondato nel 2003 Zubaan Books[1].

Nel 2011, Butalia e Menon hanno ricevuto congiuntamente il Padma Shri, il quarto più alto riconoscimento civile indiano, per il loro lavoro nel campo della letteratura e dell'istruzione.[2][3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Butalia è nata ad Ambala, Haryana, in una famiglia progressista e atea di origine punjabi. È la terza di quattro figli di Subhadra e Joginder Singh Butalia. Sua madre gestiva un centro di consulenza per donne. Butalia ha una sorella maggiore, Bela, e due fratelli, Pankaj e Rahul. Pankaj Butalia è un documentarista di sinistra noto soprattutto per un documentario sulle miserabili condizioni delle vedove che vivono a Vrindavan.

Butalia ha conseguito una laurea in letteratura presso la Miranda House, Università di Delhi, nel 1971, un master in letteratura presso l'Università di Delhi nel 1973 e un master in studi sull'Asia meridionale presso l'Università di Londra nel 1977.[4] Parla hindi, punjabi e bengalese, insieme a inglese, italiano e francese.[5]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Urvashi Butalia nell'ottobre 2016

Butalia ha iniziato la sua carriera lavorando con la Oxford University Press a Delhi.[4] Ha lavorato per un anno presso la loro sede di Oxford prima di trasferirsi brevemente alla Zed Books di Londra come redattrice nel 1982. Poi è tornata in India e, insieme a Ritu Menon, ha fondato una casa editrice femminista, Kali for Women, nel 1984.[6]

Butalia si impegna nell'insegnamento presso la Ashoka University attraverso il suo corso sulle donne, la società e il cambiamento dell'India.

Le principali aree di interesse di Butalia sono la partizione e le storie orali da una prospettiva femminista e di sinistra.[7] Ha scritto su gender, comunalismo, fondamentalismo e media. I suoi scritti sono apparsi su diversi giornali e riviste, tra cui The Guardian, The New Internationalist, The Statesman, The Times of India, Outlook (magazine) e India Today. È stata editorialista regolare per il Tehelka di sinistra e per Indian Printer and Publisher, pubblicazione business-to-business che si occupa del settore della stampa e dell'editoria.

Butalia è consulente di Oxfam India e ricopre la carica di lettore presso il College of Vocational Studies dell'Università di Delhi.[4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Urvashi Butalia; Ritù Menon; Kali per le donne, 1992 ISBN 978-81-85107-48-6
  • Urvashi Butalia; Ritù Menon, Fare la differenza: editoria femminista nel sud, 1995 ISBN 9780964078086
  • Tanika Sarkar; Urvashi Butalia, Le donne e la destra indù: una raccolta di saggi, Kali for Women, 1995 ISBN 978-81-85107-66-0
  • Tanika Sarkar; Urvashi Butalia, Donne e movimenti di destra: esperienze indiane, Londra, Zed Books, 1995 ISBN 978-1-85649-289-8
  • Urvashi Butalia, L'altro lato del silenzio: voci dalla partizione dell'India, Penguin Books India, 1998 ISBN 978-0-14-027171-3
  • Urvashi Butalia, Parlare di pace: voci di donne dal Kashmir, Kali for Women, 2002 ISBN 978-81-86706-43-5
  • Urvashi Butalia, Inner Line: The Zubaan Book of Stories di donne indiane, Zuban, 2006 ISBN 978-81-89013-77-6

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Swati Daftuar, Identity matters, in The Hindu, 28 ottobre 2010}. URL consultato il 26 aprile 2013.
  2. ^ (EN) Press Information Bureau, su pib.nic.in. URL consultato il 7 marzo 2019-03.
  3. ^ (EN) Padma Shri [collegamento interrotto], in Outlook India. URL consultato il 7 marzo 2019.
  4. ^ a b c (EN) Bio – Butalia, in Lettre Ulysses Award for the Art of Reportage. URL consultato il 26 aprile 2013.
  5. ^ (EN) Lettre Ulysses Award | Urvashi Butalia, India, su lettre-ulysses-award.org. URL consultato il 7 marzo 2019.
  6. ^ (EN) Somak Ghoshal, Urvashi Butalia: I want to prove that feminist publishing can survive commercially, in Livemint, 14 giugno 2013. URL consultato il 16 agosto 2013.
  7. ^ (EN) Areeba Sundus, Urvashi Butalia: The Historian Who Revived The Forgotten Voices of Partition, in Feminism In India (FII), 8 novembre 2018. URL consultato il 28 aprile 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • [zubaanbooks.com]
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