Tu, sanguinosa infanzia

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Tu, sanguinosa infanzia
AutoreMichele Mari
1ª ed. originale1997
Genereraccolta di racconti
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneMilano
Preceduto daLa stiva e l'abisso
Seguito daRondini sul filo

Tu, sanguinosa infanzia è una raccolta di racconti dello scrittore italiano Michele Mari.

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

La raccolta è costituita dai seguenti racconti:

  • "I giornalini"
  • "L'uomo che uccise Liberty Valance"
  • "Le copertine di Urania"
  • "Mi hanno sparato e sono morto"
  • "L'orrore dei giardinetti"
  • "Otto scrittori"
  • "La freccia nera"
  • "Certi verdini"
  • "Canzoni di guerra"
  • "E il tuo dimon son io"
  • "Laggiù"

Temi[modifica | modifica wikitesto]

Tutti i racconti compresi in questa raccolta hanno a che fare con l'infanzia dell'autore e con l'infanzia più in generale. "Otto scrittori" è una sorta di gara tra gli otto romanzieri preferiti di Mari, non a caso tutti autori di capolavori dell'avventura marinara (da Herman Melville a Joseph Conrad), alla ricerca spasmodica del perfetto scrittore di mare; in questo caso Mari esplora il mondo delle sue letture da ragazzo. "L'uomo che uccise Liberty Valance" invece è una rimemorazione dei giocattoli più amati nell'infanzia; "Le copertine di Urania" rievoca le paure infantili suscitate dalle illustrazioni di Karel Thole che facevano mostra di sé sulle copertine della storica pubblicazione di fantascienza, letta dal nonno dello scrittore, e dai titoli dei romanzi pubblicati; "L'orrore dei giardinetti" rievoca le paure che attanagliavano Mari da bambino quando la madre lo portava a giocare nei giardini pubblici della sua città natale; "E il tuo dimon son io" è una meditazione sull'insorgere della sessualità che segna la fine dell'infanzia vera e propria.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il libro si è aggiudicato i seguenti premi:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Albo d'oro del Premio Chiara, su premiochiara.it. URL consultato il 28 aprile 2019.
  2. ^ Premio Palmi, su howlingpixel.com. URL consultato il 28 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2019).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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