Tribunale Arbitrale dello Sport
Tribunale Arbitrale dello Sport | |
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Tribunal arbitral du sport Court of Arbitration for Sport Tribunal arbitral del deporte | |
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Fondazione | 1984 |
Scopo | Tribunale sportivo internazionale |
Sede centrale | ![]() |
Presidente | ![]() |
Lingue ufficiali | Francese, Inglese, Spagnolo |
Sito web | |
Il Tribunale arbitrale internazionale dello sport è un organismo giudiziario con sede a Losanna, in Svizzera.
Competenze[modifica | modifica wikitesto]
Istituito nel 1984 e riconosciuto dal CIO, è posto sotto l'autorità amministrativa e finanziaria del Consiglio internazionale dell'arbitrato per lo sport. Si tratta di un organismo autonomo cui vengono affidate le controversie giuridiche, regolamentari e finanziarie in materia di sport, la cui soluzione non è prevista dalla Carta Olimpica e, in generale, dalle regole che gestiscono l'attività sportiva.[1]
Fanno parte dell'ente, le cui sentenze sono inappellabili, 300 arbitri (giuristi o avvocati) provenienti da 87 paesi.[1]
Controversie[modifica | modifica wikitesto]
Durante i Giochi invernali del 2006, creò scalpore una decisione assunta dal TAS: accogliendo il ricorso della snowboarder Isabella Dal Balcon, l'ente impose alla FISI ed al CONI l'inserimento dell'atleta nella rappresentativa azzurra, in contrasto con i criteri selettivi precedentemente applicati dai due organismi tecnici italiani.[2][3][1]
Un'altra situazione controversa si ebbe alle Olimpiadi 2008 quando il TAS consentì a Oscar Pistorius di partecipare alle gare come atleta normodotato, in contrasto con la decisione della IAAF.[4]
Lista di presidenti[modifica | modifica wikitesto]
Kéba Mbaye (1984-2007)
Mino Auletta (2008-2010)[5]
John Coates (dal 2011)[6]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c Claudio Ferretti e Augusto Frasca, Enciclopedia dello Sport, Garzanti Libri, 2008, p. 1409.
- ^ Snowboard, le italiane vanno male Restano i veleni di un gruppo spezzato, su repubblica.it, 23 febbraio 2006.
- ^ Paolo Marabini, Dal Balcon: "Meritavo di esserci", su gazzetta.it, 23 febbraio 2006.
- ^ Tas, Pistorius verso le Olimpiadi "Posso rincorrere il mio sogno", su repubblica.it, 16 maggio 2008.
- ^ Pierangelo Molinaro, «È la fine di un incubo Ora sarà dura», in La Gazzetta dello Sport, 17 maggio 2008.
- ^ (PT) John Coates eleito presidente do TAS, su record.pt, 16 novembre 2010.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Sito ufficiale del TAS, su tas-cas.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 152092709 · ISNI (EN) 0000 0001 2232 6253 · LCCN (EN) no2002046189 · GND (DE) 2147467-9 · WorldCat Identities (EN) viaf-160882443 |
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