Trattato di Barcellona (1529)

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Trattato di Barcellona
Medaglia commemorativa del trattato coniata da Clemente VII
Tipotrattato bilaterale
ContestoTrattato di pace tra Carlo V e papa Clemente VII a seguito della Guerra della Lega di Cognac
Firma29 giugno 1529
LuogoBarcellona
PartiStato Pontificio
Sacro Romano Impero
NegoziatoriPer Carlo V - Mercurino Gattinara, per il Papa - Girolamo Bencucci
FirmatariCarlo V d'Asburgo e papa Clemente VII
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Il trattato di Barcellona è l'accordo di pace stipulato tra il papa Clemente VII e l'imperatore Carlo V d'Asburgo il 29 giugno 1529, nella città spagnola da cui prende nome, in conclusione della guerra che vedeva contrapposti gli Asburgo alla Lega di Cognac.

Condizioni di pace[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lega di Cognac e Sacco di Roma (1527).

Nel maggio 1527 Roma era stata saccheggiata dai lanzichenecchi inviati da Carlo V e il Papa si era dovuto rifugiare in Castel Sant'Angelo praticamente ostaggio delle forze imperiali. Pochi giorni dopo la sconfitta di Landriano del 21 giugno 1529 Clemente VII accondiscendeva a cedere all'Impero la supremazia sull'Italia.

Tra i punti concordati ci furono:

L'Imperatore si impegnava altresì contro i protestanti, a fronte dell'appoggio del Pontefice nelle iniziative anti-turche di Carlo V.

Questo patto precedette di qualche mese la pace di Cambrai (tra Francesco I di Valois e Carlo V) e di circa otto mesi l'incoronazione solenne dell'Imperatore a Bologna ed il relativo Congresso che pose le basi per l'esecuzione di questo trattato di pace.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giovanni Antonio Summonte, Historia della città e regno di Napoli, Tomo IV, Lib.7, cap.2

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