Torre longobarda (Monza)

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Torre longobarda
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
CittàMonza
Informazioni generali
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Resti della torre del VI secolo stretti tra l'abside della cappella di Teodolinda e la sacrestia vecchia

La Torre longobarda è l'unico edificio longobardo ancora esistente nella città di Monza.

Risalente al VI secolo[1] e alta 18 metri (ma in origine la sua altezza superava i venti metri)[2], la torre è l'edificio più antico del complesso monumentale del duomo di Monza e rappresenta uno dei pochissimi reperti architettonici longobardi in Lombardia,

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La torre venne costruita probabilmente come elemento di difesa del Palazzo Reale di Teodolinda che sorgeva nelle vicinanze della prima basilica intitolata a San Giovanni Battista e voluta dalla stessa regina intorno al 595[3]. La torre venne riadattata a campanile dopo il IX secolo e fu poi inglobata nell'abside dell'attuale Basilica gotica[4]. Venne in seguito ridotta per far posto, alla fine del XIV secolo, alla Cappella di Teodolinda degli Zavattari[5]
L'edificio è stato oggetto di un accurato restauro nella metà degli anni novanta del XX secolo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ «ll prof. Ermanno A. Arslan da me accompagnato a visitare i ruderi della torre monzese, vi riconobbe un'opera del VI secolo». Augusto Merati, Il Duomo di Monza e il suo Tesoro, p. 26.
  2. ^ «Quello che ancora rimane della torre è sufficiente per tentarne una ricostruzione per un'altezza di oltre venti metri. Era di pianta quadrata (oggi rimane la metà settentrionale del quadrato, mentre le fondazioni dell'altra metà sono sepolte nell'area adiacente della cappella teodelindea)». Merati, p. 23.
  3. ^ «Possiamo supporre che in origine fosse parte del Palatium della regina longobarda, palazzo che era sorto vicino alla sua chiesa monzese?». Merati, p. 29.
  4. ^ "Duomo di Monza. Dalle origini al '300" sul sito ufficiale della basilica, su duomomonza.it. URL consultato il 9 giugno 2009.
  5. ^ Merati, p. 26.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Augusto Merati, Il Duomo di Monza e il suo Tesoro, Monza, Comune di Monza, 1982.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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