Tomás António Gonzaga

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Tomás António Gonzaga

Tomás António Gonzaga (Porto, 11 agosto 1744Mozambico, 1810) è stato un poeta portoghese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Frontespizio di Marilia de Dirceu, 1824

La critica letteraria si divise in due gruppi di pensiero contrapposti sulla questione riguardante l'aderenza di Gonzaga alla letteratura portoghese oppure a quella brasiliana.[1]

Effettivamente Gonzaga nacque in Portogallo in una famiglia di origine brasiliana, dalla parte del padre, e inglese dalla parte materna, ma quest'ultima morì quando aveva appena compiuto un anno. Il padre decise, subito dopo il lutto, di trasferirsi in Brasile, dapprima a Recife e poi a Bahia, lavorando come magistrato.[2]

Gonzaga studiò nelle scuole gesuite e ritornò in Portogallo, a Coimbra per iscriversi all'università locale nella facoltà di diritto, laureandosi all'età di ventiquattro anni.[2][3]

Esercitò la professione di magistrato fino al 1782, e solamente quando rientrò in Brasile, la sua esistenza ricevette una svolta importante grazie alla conversione verso la letteratura.[1]

Nella località di Vila Rica conobbe Maria Doroteia, della quale si innamorò intensamente, ma proprio pochi giorni prima delle nozze incappò nelle retate collegate all'Inconfidência Mineira:[2] fu costretto ad una dura detenzione per un periodo di tre anni, prima di essere confinato, dal 1792, in Mozambico.[2][3]

Essendo un uomo dotato di una profonda cultura e di una grande sensibilità nei riguardi del mondo e della società, Gonzaga non riuscì a non partecipare alla congiura dell'Inconfidência Mineira, che si oppose al colonialismo portoghese e che si diffuse in tanti altri ambiti della vita sociale brasiliana, sospinta dalle influenze dell'Illuminismo e del liberalismo inglese.[1]

Non è un caso se molti uomini di cultura si attivarono in questo movimento, definito anche «la congiura dei poeti».[1]

La raccolta Marilia de Dirceu si può definire l'autobiografia dell'autore, nella quale cantò le virtù della moglie, denominata Marilia, mentre a lui stesso si attribuì quello di Dirceu.[2][3]

Narrò i sentimenti ispirati dal suo amore, in forma chiara e fulgida, e con contenuti musicali e melodici.[2]

Ma il poema è incentrato anche sul dolore, seppure moderato, provato dallo scrittore in un esilio da lui ritenuto ingiusto, oltreché dalla saudade; questo sentimento risulta mitigato dalla profonda consapevolezza nobile espressa da Gonzaga e da una effusa speranza.[1]

Gonzaga risultò uno degli scrittori più importanti della sua epoca, e ancora oggi, dopo Camoes è il poeta più letto in lingua portoghese:[1] il suo successo protrattosi nel tempo è più che motivato dalla gradevolezza e dalla delicatezza delle sue strofe e dalla semplicità delle sue rime.[3]

La critica letteraria tende ad attribuirgli le celebri Cartas Chilenas ("Lettere cilene"), opera satirica avente come bersaglio il governatore dispotico di Minas Gerais.[4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f le muse, V, Novara, De Agostini, 1964, p. 328.
  2. ^ a b c d e f (PT) Tomás António Gonzaga, su todamateria.com.br. URL consultato il 16 agosto 2018.
  3. ^ a b c d (EN) Tomás Antônio Gonzaga, su britannica.com. URL consultato il 16 agosto 2018.
  4. ^ Tomás Antônio Gonzaga nel sito e-biografias.net, su e-biografias.net. URL consultato il 28 agosto 2015.
  5. ^ Tomás Antônio Gonzaga nel sito nilc.icmc.usp.br, su nilc.icmc.usp.br. URL consultato il 28 agosto 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (RU) Tomás António Gonzaga, in La grande enciclopedia sovietica, Mosca, A. M. Prokhorov, 1978.

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Controllo di autoritàVIAF (EN19760014 · ISNI (EN0000 0001 1488 4490 · CERL cnp00398803 · Europeana agent/base/69804 · LCCN (ENn82024229 · GND (DE118718126 · BNF (FRcb123867616 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n82024229
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