Timeo hominem unius libri

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Timeo lectorem unius libri o Timeo hominem unius libri (letteralmente “Temo l'uomo di un solo libro” o "Temo il lettore di un solo libro"; manca la fonte) è una locuzione latina attribuita a Tommaso d'Aquino e può significare due distinti messaggi: «Meglio studiare solo un argomento (libro) in modo approfondito, piuttosto che tanti, ma superficialmente»: da qui il temere come riconoscimento di un interlocutore preparato su un dato argomento.
Più spesso il motto è invece visto come una critica a chi si limita ad una sola fonte di conoscenza o ha un'erudizione limitata, nel significato di: «Diffido di chi ha letto un solo libro». La vastità di conoscenze e la pluralità delle fonti di Tommaso d'Aquino fa propendere per questa seconda interpretazione come più vicina al senso originale della frase.

Volendo considerare il primo significato, numerosi scrittori concordano con esso:

«Poich'io cultor di pochi libri vivo.»

«Di libri basta uno per volta, quando non è d'avanzo.»

«Gino mio, l'ingegno umano
partorì cose stupende
quando l'uomo ebbe tra mano
meno libri e più facende.»

Altri autori invece considerano il secondo:

«Guardati da colui che non ha letto che un libro solo.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Casanova, Giacomo, Memorie di Giacomo Casanova, v. 2, Firenze, Nerbini, 1920, p. 534.

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