Teatro Moderno

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Teatro Moderno
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàGrosseto
IndirizzoVia Tripoli, 33
Dati tecnici
Fossapresente
Capienza1 002 (sala: 686; galleria: 316) posti
Realizzazione
Costruzione1948-1949 (costruzione)
1963-1966 (ampliamento)
ArchitettoFulvio Carletti e Luigi Donati (costruzione)
Cesare Billi, Teseo Cutini, Lamberto Marsili e Mario Santini (ampliamento)
Sito ufficiale
Coordinate: 42°45′50.3″N 11°06′54.3″E / 42.763972°N 11.115083°E42.763972; 11.115083

Il Teatro Moderno è il principale teatro della città di Grosseto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il teatro è stato realizzato originariamente tra il 1948 e il 1949 per volere di Iacopo Giuliano Pucci, che aprì in via Tripoli il Cinema Teatro Moderno, progettato dagli architetti Fulvio Carletti e Luigi Donati, con una capienza di circa 500 spettatori.[1]

Nel 1957 fu poi dato inizio alla fase di studio per un ampliamento della sala e il teatro è stato quindi ricostruito tra il 1963 e il 1966 su progetto degli ingegneri Cesare Billi, Teseo Cutini, Lamberto Marsili e Mario Santini.[2]

Nel 2005 il cinema-teatro cessò la sua attività e nel 2007 fu acquistato dal Comune di Grosseto.[2]

Il teatro è stato sede del processo che vide come imputato Francesco Schettino per il naufragio della Costa Concordia con l'accusa di omicidio colposo plurimo, abbandono della nave e naufragio colposo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Con i suoi 1 000 posti costituisce uno spazio teatrale di vaste dimensioni, il maggiore in città, provvisto di una torre scenica ampia e ben attrezzata e di una buca d'orchestra. Per le sue caratteristiche e per la sua attività, sia cinematografica che teatrale, costituisce una delle realtà più importanti nel contesto cittadino e ospita, assieme al Teatro degli Industri, la stagione teatrale dell'amministrazione comunale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mariagrazia Celuzza e Mauro Papa, Grosseto visibile. Guida alla città e alla sua arte pubblica, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2013.
  • Enrico Crispolti, Anna Mazzanti e Luca Quattrocchi (a cura di), Arte in Maremma nella prima metà del Novecento, Milano, Silvana Editoriale, 2005.

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