Sus strozzii

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Cinghiale di Strozzi
Scheletro di Sus strozzii
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Artiodactyla
Sottordine Suiformi
Famiglia Suidae
Genere Sus
Specie S. strozzii

Il cinghiale di Strozzi (Sus strozzii, altrimenti noto come Dasychoerus strozzii) è un mammifero artiodattilo estinto, appartenente ai suidi. Visse nel Pliocene superiore e nel Pleistocene inferiore (circa 3 - 1 milione di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa e in Medio Oriente.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Ricostruzione

Questo animale era piuttosto simile nell'aspetto e nelle dimensioni all'attuale cinghiale (Sus scrofa), tuttavia non era strettamente imparentato con quest'ultimo. La forma dei canini inferiori, infatti, suggerisce una parentela con l'attuale cinghiale dalle verruche (Sus verrucosus) dell'Indonesia.

I canini dei suidi di questo gruppo hanno la particolarità di crescere per tutta la vita dell'animale. Tale crescita, in ogni caso, è compensata dall'abrasione contro i canini superiori. Sus strozzii era di taglia maggiore al suo stretto parente odierno: un esemplare giovane ma quasi completo, rinvenuto nel giacimento di Senèze in Francia, era lungo circa 1,5 metri; altri esemplari incompleti suggeriscono che questi animali potessero raggiungere la lunghezza di circa 1,8 metri.

Al contrario dell'odierno cinghiale, Sus strozzii possedeva zampe piuttosto corte e piedi larghi. Sus strozzii, inoltre, era alquanto specializzato nel cranio: possedeva zigomi sporgenti e pneumatizzati, rugosità nasali e creste ossee sopra gli alveoli dei canini. Le forme pleistoceniche hanno infine subito la perdita dei terzi incisivi superiori.

Cranio di Sus strozzii

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Descritto per la prima volta nel 1881 da Forsyth Major, Sus strozzii non è uno stretto parente dell'attuale cinghiale europeo. Le sue parentele vanno ricercate piuttosto in quel clade di suidi noti come cinghiali dalle verruche, attualmente rappresentati da Sus verrucosus e Sus celebensis. Questi due animali, insieme ad altre specie fossili tra cui appunto Sus strozzii, Sus arvernensis e Sus brachygnathus, sono caratterizzati da una particolare crescita dei canini inferiori e, in generale, da una dentatura più primitiva rispetto a quella del vero cinghiale. Alcuni autori hanno quindi indicato il genere Dasychoerus (Gray, 1873) per queste forme (Azzaroli, 1992).

Mandibola di Sus strozzii

Sus strozzii è noto grazie a numerosi fossili ritrovati in Europa (principalmente Senèze in Francia, Olivola e Val d'Arno in Italia, Tegelen nei Paesi Bassi) ma anche in Medio Oriente. Sembra che un suo possibile antenato fosse Sus arvernensis; Sus strozzii scomparve quando entrò in Europa la specie Sus scrofa, l'odierno cinghiale, meglio adattata alle mutazioni climatiche avvenute nel frattempo.

Scheletro di Sus strozzii

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

Le corte zampe e i piedi larghi di Sus strozzii, così come la dentatura arcaica, indicano che questo animale era maggiormente adattato a un clima umido e a un terreno di tipo paludoso, analogamente alle sue controparti attuali indonesiane.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Schreuder, A. (1945) The Tegelen fauna, with a description of new remains of its rare components (Leptobos, Arehidiskodon rneridionalis, Macaca, Sus strozzii). Areh. Neerl. Zool. 7: 153-204.
  • Azzaroli A. (1954) Filogenesi e biologia di Sus strozzii e di Sus minor. Palaeontogr. Italica 58: 41-76.
  • Azzaroli A. (1992) Suids from the Early Villafranchian of Villafranca d'Asti and China. Rendiconti Lincei, Scienze Fisiche e Naturali, vol. 9, pt. 3 p. 109–124.
  • Pickford M. (2012) Ancestors of Broom's pigs, Transactions of the Royal Society of South Africa, 67:1, 17-35

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