Suore di Nostra Signora del Monte Carmelo (Lussemburgo)

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Anna Bové, fondatrice dell'istituto
La casa-madre della congregazione

Le Suore di Nostra Signora del Monte Carmelo (in francese Sœurs du Tiers-Ordre Régulier de Notre-Dame du Mont Carmel) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla C.C.T.L.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della congregazione risalgono all'opera, detta delle domestiche cristiane di Santa Zita, iniziata nel 1872 a Lussemburgo dal canonico Nicolas Wies insieme con Anna Bové per l'assistenza morale e materiale alle giovani donne che dalle campagne si trasferivano in città per svolgere servizio domestico presso le case borghesi.[2]

Nikolaus Adames, vescovo di Lussemburgo, approvò l'istituto il 25 marzo 1872 e nuovamente il 2 febbraio 1875, quando Anna Bové e la sua prima compagna, Luzia Margareta Niederprüm, furono rivestite dell'abito religioso nella cattedrale di Notre-Dame.[2]

Nel 1880 le suore adottarono la regola delle maricole di Bruges, legate ai carmelitani scalzi, e nel 1897 scelsero quella delle suore di Santa Maria del Carmelo di Linz.[2]

L'istituto, aggregato all'ordine dei carmelitani scalzi dal 29 gennaio 1886, ricevette il pontificio decreto di lode l'8 gennaio 1955 e le sue costituzioni ottennero l'approvazione definitiva il 30 dicembre 1965.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

All'opera di assistenza alle domestiche, le religiose aggiunsero presto la visita agli ammalati poveri a domicilio, il lavoro nelle cliniche, la formazione delle infermiere e il lavoro nelle missioni (la prima fu fondata nel 1959 in diocesi di Lilongwe).[3]

Oltre che in Lussemburgo, le suore sono presenti in Malawi;[4] la sede generalizia è a Lussemburgo.[1]

Alla fine del 2011 la congregazione contava 94 religiose in 13 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2013, p. 1590.
  2. ^ a b c d Valentino Macca e Jean Pierre Müller, DIP, vol. VI (1980), col. 403.
  3. ^ Valentino Macca e Jean Pierre Müller, DIP, vol. VI (1980), col. 404.
  4. ^ Objectifs et missions, su zitha.lu. URL consultato il 12 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario pontificio per l'anno 2013, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2013. ISBN 978-88-209-9070-1.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (DEFR) sito web ufficiale della congregazione delle suore di Nostra Signora del Monte Carmelo [collegamento interrotto], su zitha.lu.
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