Suore basiliane figlie di Santa Macrina
Le Suore Basiliane Figlie di Santa Macrina sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla I.S.B.F.M.[1]
Cenni storici
La congregazione fu fondata da Nilo Borgia, jeromonaco basiliano di Piana degli Albanesi in Grottaferrata, insieme con le sorelle Elena e Agnese Raparelli.[2]
Nel 1920 Borgia fu inviato a Mezzojuso, dove esisteva una colonia albanese, per riaprire l'antico monastero di San Basilio; ivi comprese che esistevano le condizioni per realizzare il progetto che da tempo aveva in mente, di istituire una famiglia religiosa per l'apostolato in mezzo alle famiglie greco-bizantine.[2]
Le sorelle Raparelli (che, in religione, presero i nomi di Macrina e di Eumelia) giunsero a Mezzojuso da Roma l'8 luglio 1921 e le prime nove suore emisero la loro professione dei voti il 30 luglio 1930.[2]
L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode nel 1972.[2]
Attività e diffusione
Le suore si dedicano all'apostolato presso le popolazioni greco-bizantine in Italia, e presso altre popolazioni di rito orientale; lavorano in asili, scuole, orfanotrofi, parrocchie, ospedali e case di riposo.[2]
Oltre che in Italia (Calabria, Lazio, Sicilia), sono presenti in Albania, Kossovo e India;[3] la sede generalizia è a Grottaferrata.[1]
Alla fine del 2008 la congregazione contava 88 religiose in 17 case.[1]
Note
Bibliografia
- Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.