Nishikawa Sukenobu

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Bellezza con l'orologio, pittura su seta di Sukenobu: la bijin ("bella donna") sembra voler bloccare il meccanismo, presumibilmente per poter rimanere più a lungo con il suo amante. Prima metà del XVIII° secolo.

Nishikawa Sukenobu[1] (西川 祐信?; Kyoto, 16711751) è stato un pittore e incisore giapponese di ukiyo-e e uno dei grandi interpreti dell'arte del bijin-ga.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nishikawa Sukenobu nacque nel 1671 a Kyoto, e studiò pittura con Kanō Einō della scuola Kanō, eppoi con Tosa Mitsusuke, ma molti dei suoi dipinti mostrano abilità in più stili all'interno della stessa composizione, rivelando pure l'influenza di stili non studiati con i suoi maestri.[2] La sua vita è particolarmente lunga e impegnata, con una produzione considerevole.

Egli risiedette a Kyoto, il che ne fa un caso particolare nel mondo dell'ukiyo-e.

Stile[modifica | modifica wikitesto]

Oltre ad un gran numero di dipinti notevoli per la loro grazia ed i loro colori caldi, ha illustrato molti libri. In più ha realizzato parecchie stampe di attori, ma sono le sue immagini di donne che lo fecero divenire famoso. Il suo Hyakunin jorō shinasadame (百人女郎品定? "Apprezzamento di cento donne"), pubblicato in due volumi nel 1723, raffiguranti donne di tutte le classi, dalla Imperatrice alle prostitute, venne accolto molto favorevolmente e lo rese celebre.

Le sue stampe sono spesso in bianco e nero, senza alcun colore. Tuttavia, si riconosce abbastanza facilmente il suo stile, grazie all'aspetto delle ragazze che dipingeva, sempre eleganti, a volte con un accenno di sorriso, vestite in kimono splendidamente ornati. Si dice che i più grandi tintori di Kyoto spesso domandavano dei modelli a Sukenobu, che pubblicò per loro, diverse raccolte di disegni per kimono.

Il suo stile influenzò notevolmente i successori, compreso Harunobu, anche se i volti rappresentati da quest'ultimo sono assai diversi, generalmente più snelli. Fra i suoi allievi si può citare Hasegawa Mitsunobu.[3]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Nishikawa" è il cognome.
  2. ^ Marco Milone, Ukiyo-e, L'erudita, 2022, p. 343.
  3. ^ Bernabò Brea, Kondo, p.130.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Richard Lane : "L'estampe japonaise" - Editions Aimery Somogy - Paris (dépôt légal : 4º trimestre 1962).
  • Seiichiro Takahashi : "Traditional Woodblock Prints of Japan" (The Heibonsha survey of Japanese art, Tokyo, 1972) - ISBN 0-8348-1002-6
  • Hélène Bayou, Images du monde flottant, peintures et estampes japonaises XVII°-XVIII° siècles, settembre 2004, ISBN 2-7118-4821-3.
  • (FR) Timon Screech, Donald Jenkins, Michel Maucuer, Taizo Kurōda, Splendeurs des courtisanes. Japon, peintures ukiyo-e du musée Idemitsu Musée Cernuschi, Paris, Paris Musées, 2008, p. 170, ISBN 2020052725.. Article de Michel Maucuer : « L'autre peinture ».
  • Les Mille herbes flottantes[1], notice du Musée Cernuschi.
  • Luigi Bernabò Brea e Eiko Kondo, Stampe e Pitture - L'ukiyo-e dagli inizi a Shunshō, Genova, Sagep Editrice, 1979.

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