Strage di Perugia (2013)

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Strage di Perugia
Data6 marzo 2013
12.30
Luogopalazzo del Broletto, Perugia
StatoBandiera dell'Italia Italia
ObiettivoPersonale del palazzo del Broletto
ResponsabiliAndrea Zampi
MotivazioneVendetta contro lo stato
Conseguenze
Morti3 (incluso l'artefice)

La strage di Perugia è un fatto di cronaca nera avvenuto il 6 marzo 2013 durante il quale due impiegate della Regione Umbria, Daniela Crispolti e Margherita Peccati, furono uccise da un piccolo imprenditore Andrea Zampi che si suicidò quando le forze dell'ordine fecero irruzione negli uffici della Regione.[1]

Svolgimento dei fatti[modifica | modifica wikitesto]

Alle 12:30 Andrea Zampi, piccolo imprenditore di 43 anni attivo nel settore della formazione, ha aperto il fuoco con una pistola Beretta semiautomatica[2] al quarto piano del palazzo del Broletto, edificio nel quartiere di Fontivegge a Perugia, che ospita gli uffici della Regione Umbria.

Nella sparatoria sono morte sul colpo due impiegate della Regione, Daniela Crispolti di 46 anni e Margherita Peccati di 61 anni.

Successivamente l'uomo ha continuato a sparare nel corridoio del quarto piano. Secondo i testimoni urlava "Mi avete rovinato" e minacciando di compiere altre vittime.[2]

L'uomo è quindi entrato in un'altra stanza e si è suicidato.

Zampi era titolare di un'impresa accreditata nella formazione nel campo della moda alla quale la Ragione aveva sospeso da poco l'accreditamento per alcuni corsi di formazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Perugia, sparatoria in Regione: uccise due impiegate, su PerugiaToday. URL consultato il 29 gennaio 2024.
  2. ^ a b Uccide 2 impiegate Regione Umbria e si suicida,gridava: "Mi avete rovinato", su la Repubblica, 6 marzo 2013. URL consultato il 29 gennaio 2024.
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