Stazione di Telti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Telti
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMonti
Coordinate40°51′06″N 9°18′34.3″E / 40.851667°N 9.309528°E40.851667; 9.309528
Altitudine384 m s.l.m.
LineeMonti-Tempio
Storia
Stato attualedismessa
Attivazione1921
Soppressione1958
Caratteristiche
Tipofermata ferroviaria passante in superficie

La stazione di Telti fu una fermata ferroviaria posta nel territorio comunale di Monti e al servizio del centro di Telti, lungo la ferrovia Monti-Tempio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fermata fu istituita dalle Ferrovie Complementari della Sardegna in corrispondenza della casa cantoniera numero tre della linea l'8 novembre 1921[1] e venne attivata il successivo 15 novembre[1], sebbene come fermata facoltativa abilitata al solo servizio viaggiatori[1].

Passata dalla gestione FCS a quella delle Strade Ferrate Sarde nel 1941, la fermata fu attiva sino al 20 luglio 1958[2][3], data di cessazione del servizio ferroviario tra Monti e Luras. Lo scalo fu successivamente disarmato e abbandonato.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Lo scalo era posto in un'area rurale a circa 4 km a sud ovest di Telti. Dal punto di vista ferroviario la fermata, oggi integralmente disarmata, era di tipo passante, ed il suo edificio principale era l'ex casa cantoniera numero tre, un fabbricato a pianta pressoché quadrata esteso su due piani ridotto oggi a rudere.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni di attività ferroviaria la fermata fu servita dalle relazioni passeggeri delle FCS e in seguito delle SFS, in vari periodi prevedenti la sosta nell'impianto solo su richiesta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Appendice 5/1921 alla Circolare Generale 13/1902 FCS in Ogliari, p. 713
  2. ^ Altara, p.297.
  3. ^ Ogliari, p.1456.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
  • Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]