Stati sardi di terraferma
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Col termine Stati Sardi di terraferma si indicavano dal 1720 quelle entità facenti parte fino a quella data del ducato di Savoia e rette dai Savoia, divenuti re di Sardegna, e le altre entità in seguito acquisite fino al febbraio 1861, poste sul continente europeo, quando fu proclamato il regno d'Italia.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
In contrapposizione quindi al precedente regno di Sardegna propriamente detto, che era costituito dall'omonima isola e da altre ad essa relative (Asinara, San Pietro, Sant'Antioco, Tavolara, Molara, arcipelago della Maddalena, etc.); gli Stati di terraferma erano:
- il ducato di Savoia;
- il principato di Piemonte;
- il marchesato di Saluzzo;
- il ducato del Monferrato;
- il marchesato di Susa;
- altri.
- la contea di Nizza;
- i feudi imperiali dell'appennino ligure;
- la città di Oneglia
Il Congresso di Vienna aggiunse a questi territori la repubblica di Genova.
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Pasquale Stanislao Mancini, Commentario del Codice di procedura civile per gli Stati sardi, 1855
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Guglielmo Stefani, Dizionario corografico degli Stati Sardi di Terraferma, Milano, Civelli, 1854.