Stand!

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Stand!
album in studio
ArtistaSly & the Family Stone
Pubblicazione3 maggio 1969
Durata41:27
Dischi1
Tracce8 (LP)
GenereFunk
Rock
Soul
EtichettaEpic Records
BN 26456
ProduttoreSly Stone
Registrazione1968–1969
Pacific High Recording Studios
(San Francisco, California)
Note
  1. 13 Bandiera degli Stati Uniti
Sly & the Family Stone - cronologia
Album precedente
(1968)
Album successivo
(1971)

Stand! è il quarto album discografico del gruppo soul/funk/rock Sly and the Family Stone, pubblicato negli Stati Uniti il 3 maggio 1969 su etichetta Epic Records;[1] scritto e prodotto dal cantante e polistrumentista Sly Stone.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Stand! venne registrato dopo l'insuccesso commerciale di Life. Nonostante il singolo della Family Stone di inizio 1968 Dance to the Music fosse stato un successo da top ten negli Stati Uniti, nessuno dei precedenti tre album della band era andato bene in classifica. Stand! interruppe questo trend negativo, raggiungendo la posizione numero 13 della classifica Billboard 200, lanciando Sly Stone e i suoi compagni Freddie Stone, Larry Graham, Rose Stone, Cynthia Robinson, Jerry Martini, e Greg Errico, nell'olimpo degli artisti di successo.

La maggior parte dell'album fu incisa a San Francisco negli studi Pacific High Recording Studios. Il fotografo ufficiale della band Stephen Paley ricorda con quanta passione e professionalità Sly Stone lavorasse su Stand!, a differenza dei periodi successivi quando cadde nel tunnel della droga.[2][3]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Stand! fu l'album che permise alla band di conquistare definitivamente il successo. Il disco vendette più di tre milioni di copie diventando uno degli album di maggior successo di tutti gli anni sessanta.[4] L'album vendette 500 000 copie nel primo anno di pubblicazione e fu certificato disco d'oro dalla RIAA il 4 dicembre 1969. Nel 1986, Stand! aveva venduto circa un milione di copie e fu certificato disco di platino dalla RIAA il 26 novembre dello stesso anno.[5] Stand! viene considerato uno dei picchi artistici del gruppo ed include diversi brani famosi come Sing a Simple Song, I Want to Take You Higher, Stand!, Everyday People, e la polemica Don't Call Me Nigger, Whitey. Nel 2003, l'album è stato classificato dalla rivista Rolling Stone alla posizione numero 118 nella lista dei migliori 500 album di sempre.[6]

Influenza[modifica | modifica wikitesto]

Stand! è uno degli album maggiormente campionati di tutti i tempi; gli artisti e i produttori hip hop trovano particolarmente fonte di ispirazione nel campionare il suono della batteria di Gregg Errico nei brani Sing a Simple Song e You Can Make It If You Try. La parte di batteria di queste due tracce può essere trovata letteralmente in centinaia di canzoni hip-hop e R&B contemporanee, ad opera di artisti come LL Cool J, The Jungle Brothers, Digital Underground, Ice Cube, TLC, Jodeci, e molti altri.[7] Gli Arrested Development, gruppo hip hop pesantemente influenzato dagli Sly & the Family Stone, saccheggiarono molte tracce presenti su Stand! per il loro album di debutto 3 Years, 5 Months & 2 Days in the Life Of... uscito nel 1992.[7]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Lato 1
  1. Stand! – 3:08
  2. Don't Call Me Nigger, Whitey – 5:58
  3. I Want to Take You Higher – 5:22
  4. Somebody's Watching You – 3:20
  5. Sing a Simple Song – 3:56
Lato 2
  1. Everyday People – 2:21
  2. Sex Machine – 13:45
  3. You Can Make It If You Try – 3:37

Bonus tracks limited edition CD 2007[modifica | modifica wikitesto]

  1. Stand! (mono single version)
  2. I Want To Take You Higher (mono single version)
  3. You Can Make It If You Try (mono single version)
  4. Soul Clappin II (precedentemente inedita)
  5. My Brain (Zig-Zag) (strumentale precedentemente inedito)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • Everyday People
    • Epic single 10407, 1968; B-side: Sing a Simple Song
  • Stand!
    • Epic single 10450 , 1969; B-side: I Want to Take You Higher
    • Ripubblicato nel 1970 con i lati invertiti.

Campionamenti successivi (selezione)[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Blow Up #188 pg. 72, gennaio 2014, Mauro Zanda: 20 Essentials: Black (1967-1974), Editore: Tuttle Edizioni
  2. ^ Selvin, Joel (1998), pp. 69–71
  3. ^ Selvin, Joel (1998), pp. 113–115
  4. ^ Erlewine, Stephen Thomas . "Sly & the Family Stone". Allmusic. Retrieved on 2007-01-18.
  5. ^ RIAA Searchable Database. Recording Industry Association of America. Retrieved on 2008-08-16.
  6. ^ Joe Levy, Steven Van Zandt, 118 | Stand! - Sly and the Family Stone, in Rolling Stone's 500 Greatest Albums of All Time, 3rd, London, Turnaround, 2006 [2005], ISBN 1-932958-61-4, OCLC 70672814. URL consultato il 16 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2011).
  7. ^ a b (2008). Listing for Stand by Sly & the Family Stone. The-Breaks.com. Retrieved March 2, 2008.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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