La Cala (Palermo): differenze tra le versioni

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==Storia==
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[[File:Incorpora, Giuseppe (1834-1914) - Palermo - Cala e Monte Pellegrino.jpg|thumb|right|La Cala alla fine dell'800 in una fotografia di Giuseppe Incorpora]]
Furono per primi i [[Fenici]] a sfruttare questa insenatura naturale, nella quale sfociavano i fiumi [[Kemonia]] e [[Papireto]], questi fiumi adesso, a causa dell'espansione del centro storico, hanno un letto sotterraneo ed in tempi post-bellici sono stati deviati a parecchia distanza. Il bacino era protetto ad est dal [[Castello a Mare (Palermo)|Castello a Mare]], il molo venne costruito fra il [[1300]] e il [[1445]] e rimase il principale approdo della città fino al [[XVI secolo]], periodo in cui iniziò lo sviluppo portuale delle zone dei quartieri di Santa Lucia (l'attuale Borgo vecchio) e di Sant'Erasmo. Anche se nel corso dei secoli il maggior traffico marittimo si spostò dalla Cala al porto vero e proprio (più a nord), l'insenatura attirò sempre l'interesse degli urbanisti palermitani nei vari periodi storici. Alcuni fra i progetti vincitori del concorso riguardo al [[Piano regolatore]] della città del [[1939]], ne ipotizzarono l'interramento, la squadratura o addirittura un ponte, che attraversando la Cala avrebbe congiunto il lungomare Crispi con il Foro Italico, ma non diventarono ufficialmente parte del piano regolatore cittadino e non vennero attuati.
Furono per primi i [[Fenici]] a sfruttare questa insenatura naturale, nella quale sfociavano i fiumi [[Kemonia]] e [[Papireto]], questi fiumi adesso, a causa dell'espansione del centro storico, hanno un letto sotterraneo ed in tempi post-bellici sono stati deviati a parecchia distanza. Il bacino era protetto ad est dal [[Castello a Mare (Palermo)|Castello a Mare]], il molo venne costruito fra il [[1300]] e il [[1445]] e rimase il principale approdo della città fino al [[XVI secolo]], periodo in cui iniziò lo sviluppo portuale delle zone dei quartieri di Santa Lucia (l'attuale Borgo vecchio) e di Sant'Erasmo. Anche se nel corso dei secoli il maggior traffico marittimo si spostò dalla Cala al porto vero e proprio (più a nord), l'insenatura attirò sempre l'interesse degli urbanisti palermitani nei vari periodi storici. Alcuni fra i progetti vincitori del concorso riguardo al [[Piano regolatore]] della città del [[1939]], ne ipotizzarono l'interramento, la squadratura o addirittura un ponte, che attraversando la Cala avrebbe congiunto il lungomare Crispi con il Foro Italico, ma non diventarono ufficialmente parte del piano regolatore cittadino e non vennero attuati.



Versione delle 17:40, 17 giu 2018

La Cala
il porto della Cala dall'alto
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBandiera della Sicilia Sicilia
Provincia  Palermo
ComunePalermo
MareTirreno
TipoTuristico
GestoriComune di Palermo
Coordinate38°07′10.95″N 13°22′04.07″E / 38.119708°N 13.367798°E38.119708; 13.367798
Mappa di localizzazione: Italia
La Cala (Palermo)

La Cala è un arco di mare compreso fra la via Francesco Crispi e il Foro Italico e corrisponde al porto più antico della città di Palermo, ed attualmente vi si accede attraverso l'imboccatura del Porto di Palermo.

Storia

La Cala alla fine dell'800 in una fotografia di Giuseppe Incorpora

Furono per primi i Fenici a sfruttare questa insenatura naturale, nella quale sfociavano i fiumi Kemonia e Papireto, questi fiumi adesso, a causa dell'espansione del centro storico, hanno un letto sotterraneo ed in tempi post-bellici sono stati deviati a parecchia distanza. Il bacino era protetto ad est dal Castello a Mare, il molo venne costruito fra il 1300 e il 1445 e rimase il principale approdo della città fino al XVI secolo, periodo in cui iniziò lo sviluppo portuale delle zone dei quartieri di Santa Lucia (l'attuale Borgo vecchio) e di Sant'Erasmo. Anche se nel corso dei secoli il maggior traffico marittimo si spostò dalla Cala al porto vero e proprio (più a nord), l'insenatura attirò sempre l'interesse degli urbanisti palermitani nei vari periodi storici. Alcuni fra i progetti vincitori del concorso riguardo al Piano regolatore della città del 1939, ne ipotizzarono l'interramento, la squadratura o addirittura un ponte, che attraversando la Cala avrebbe congiunto il lungomare Crispi con il Foro Italico, ma non diventarono ufficialmente parte del piano regolatore cittadino e non vennero attuati.

Stato attuale e futuro

Vista della Cala

Attualmente la Cala si presenta come un porticciolo turistico a forma di "U" all'interno del centro storico. Nel Settembre 2007 sono terminati i lavori di dragaggio del bacino con la rimozione di 19 relitti presenti sul fondo, nel Giugno 2008 sono terminati i lavori che hanno ottimizzato la rete fognaria del centro storico, visto che buona parte di essa finiva all'interno della stessa Cala creando situazioni di pessima igiene e cattivi odori continui. Nel Luglio 2008 è stato presentato un nuovo Piano Regolatore Portuale che si concentra molto sul recupero urbanistico della Cala, in particolare è prevista una pista ciclabile che si collega a quelle già costruite presso il Foro Italico e via Crispi, inoltre è anche previsto un club del mare dotato di piscina.

Voci correlate

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