Sinecismo: differenze tra le versioni

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Nell'[[antica Grecia]] questo fenomeno era determinato da esigenze politiche e necessità militari di rafforzamento, per le quali i villaggi o comunità rinunciavano alla propria autonomia in favore della [[città-stato]] e comportava sempre il comune riconoscimento di una o più divinità cittadine.
Nell'[[antica Grecia]] questo fenomeno era determinato da esigenze politiche e necessità militari di rafforzamento, per le quali i villaggi o comunità rinunciavano alla propria autonomia in favore della [[città-stato]] e comportava sempre il comune riconoscimento di una o più divinità cittadine.


Secondo la [[storiografia]] il sinecismo è un processo graduale continuo, mentre secondo la tradizione ellenica è un unico atto fondativo eseguito da una singola persona, come nel caso del sinecismo di [[Atene]], attribuito a [[Teseo]]. Nelle varie polis era chiamato ''synoikistès'' colui che, secondo quanto riferivano le tradizioni locali, era riuscito a portare a termine il ''synoikismòs'' - grazie alla propria autorevolezza e al proprio carisma oppure militarmente - e veniva di conseguenza venerato come un [[semidio]].
Secondo la [[storiografia]] il sinecismo è un processo graduale continuo, mentre secondo la tradizione ellenica è un unico atto fondativo eseguito da una singola persona, come nel caso del sinecismo di [[Atene]], attribuito a [[Teseo]].<ref>Tucidide, ''Guerra del Peloponneso'', II, 15, 2.</ref> Nelle varie polis era chiamato ''synoikistès'' colui che, secondo quanto riferivano le tradizioni locali, era riuscito a portare a termine il ''synoikismòs'' - grazie alla propria autorevolezza e al proprio carisma oppure militarmente - e veniva di conseguenza venerato come un [[semidio]].


Altri casi tipici di sinecismo furono l'unificazione della città di [[Rodi (Città)|Rodi]] ([[411 a.C.|411]]-[[407 a.C.]]) ed anche la nascita di [[Megalopoli (Grecia)|Megalopoli]] ([[368 a.C.|368]]-[[367 a.C.]]).
Altri casi tipici di sinecismo furono l'unificazione della città di [[Rodi (Città)|Rodi]] ([[411 a.C.|411]]-[[407 a.C.]]) ed anche la nascita di [[Megalopoli (Grecia)|Megalopoli]] ([[368 a.C.|368]]-[[367 a.C.]]).
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Il percorso opposto, lo smembramento di un'unità politica, viene definito ''[[diecismo]].''
Il percorso opposto, lo smembramento di un'unità politica, viene definito ''[[diecismo]].''

== Note ==
<references />


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==

Versione delle 10:19, 5 mag 2018

Con il termine sinecismo (dal greco: συνοικισμóς, composto di σύν = syn = "con, insieme" e οἰκέω = oikèo = "abitare, vivere") si intende l'unificazione di entità politiche precedentemente indipendenti in una città ad organizzazione statale.

Storia

Nell'antica Grecia questo fenomeno era determinato da esigenze politiche e necessità militari di rafforzamento, per le quali i villaggi o comunità rinunciavano alla propria autonomia in favore della città-stato e comportava sempre il comune riconoscimento di una o più divinità cittadine.

Secondo la storiografia il sinecismo è un processo graduale continuo, mentre secondo la tradizione ellenica è un unico atto fondativo eseguito da una singola persona, come nel caso del sinecismo di Atene, attribuito a Teseo.[1] Nelle varie polis era chiamato synoikistès colui che, secondo quanto riferivano le tradizioni locali, era riuscito a portare a termine il synoikismòs - grazie alla propria autorevolezza e al proprio carisma oppure militarmente - e veniva di conseguenza venerato come un semidio.

Altri casi tipici di sinecismo furono l'unificazione della città di Rodi (411-407 a.C.) ed anche la nascita di Megalopoli (368-367 a.C.).

Vi sono comunque almeno quattro tipi di sinecismo:

  1. alcune città, di solito appartenenti allo stesso distretto, decidono di unirsi in una lega politica, e ne stabiliscono la sede governativa in una di esse oppure in una nuova città appositamente fondata;
  2. esiste già una sola città, ma questa viene popolata, volontariamente o meno, dagli abitanti delle campagne, che vi si trasferiscono per trovare rifugio contro pericoli esterni (p. es. invasioni);
  3. una potenza superiore, di solito esterna, obbliga due città a fondersi in una, con il conseguente trasferimento di popolazione;
  4. in un'area tribale, le autorità fondano una città con funzione di centro politico, per coordinare i villaggi e gli insediamenti rurali sparsi.

Si verificava anche il caso che si procedesse alla fondazione di una città (polis), nella quale confluivano gli abitanti di più villaggi.

Il percorso opposto, lo smembramento di un'unità politica, viene definito diecismo.

Note

  1. ^ Tucidide, Guerra del Peloponneso, II, 15, 2.

Bibliografia

Ugo Enrico Paoli, SINECISMO, in Enciclopedia Italiana, XXXI volume, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936. URL consultato il 30 settembre 2013.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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