Massimino d'Aix: differenze tra le versioni
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Ha dato il nome alla città di [[Saint-Maximin-la-Sainte-Baume]];<ref name="bss"/> gli era dedicata una chiesa di Aix, ricordata nel 1175, inglobata nella [[Cattedrale di Aix|cattedrale]] nel [[1317]].<ref>Niccolò Del Re, BSS, vol. IX (1967), col. 29.</ref> |
Ha dato il nome alla città di [[Saint-Maximin-la-Sainte-Baume]];<ref name="bss"/> gli era dedicata una chiesa di Aix, ricordata nel 1175, inglobata nella [[Cattedrale di Aix|cattedrale]] nel [[1317]].<ref>Niccolò Del Re, BSS, vol. IX (1967), col. 29.</ref> |
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Il suo elogio si legge nel [[martirologio romano]] al 8 giugno.<ref>Martirologio romano (2004), p. 886.</ref> |
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Versione delle 16:07, 28 mar 2018
Massimino è ritenuto il primo santo vescovo di Aix.
Cenni biografici
Secondo una tradizione fatta circolare dai monaci di Vézelay, sarebbe stato uno dei 72 discepoli di Gesù e verso il 45 sarebbe approdato, insieme con Lazzaro, Marta e con la Maddalena, alla foce del Rodano; dopo aver diffuso il cristianesimo in Provenza, sarebbe stato scelto dal popolo come primo vescovo di Aix.[1]
Più probabilmente, si tratta di un martire provenzale o dell'Alvernia; se si accetta la teoria secondo cui sarebbe stato il primo vescovo di Aix, va considerato che questa sede fu fondata sotto Valentiniano I o Graziano, nel IV secolo.[1]
Il culto
Il suo nome non figura in nessuno degli antichi martirologi; inizia a essere commemorato al 7 giugno nei messali e nei breviari di Aix nel XIV secolo, mentre nel breviario di Vézelay è celebrato l'8 giugno.[1]
Ha dato il nome alla città di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume;[1] gli era dedicata una chiesa di Aix, ricordata nel 1175, inglobata nella cattedrale nel 1317.[2]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 8 giugno.[3]
Note
Bibliografia
- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.