Tritono: differenze tra le versioni
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==Bibliografia== |
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Don Michael Randel, ''The Harvard Dictionary of Music'', Harvard University Press, 2003, ISBN 0-674-01163-5 |
Don Michael Randel, ''The Harvard Dictionary of Music'', Harvard University Press, 2003, ISBN 0-674-01163-5 |
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Volterri R., Ferrante B., ''Gli Stregoni della Musica'', Ermon Edizioni, Aprilia, 2016. |
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Volterri R., Ferrante B., ''Gli Stregoni della Musica'', Eremon Edizioni, Aprilia, 2016. |
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Volterri R., Ferrante B., ''Gli Stregoni della Musica''. Eremon Edizioni, Aprilia, 2106. |
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==Voci correlate== |
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Versione delle 20:30, 4 mar 2018
Nella teoria musicale il tritono è l'intervallo di quarta aumentata/eccedente o quinta diminuita (a seconda che lo si veda come quarta o come quinta): tra una nota e l'altra c'è una distanza di tre toni. Il tritono è anche la metà esatta di una ottava e per questo, ripetendo ciclicamente dei tritoni, l'orecchio umano non risulta più in grado di capire se l'intervallo è ascendente o discendente, generando l'omonimo paradosso. Questo intervallo è una delle maggiori dissonanze della scala diatonica, e durante il medioevo era chiamato diabolus in musica. Il suono del tritono tende fortemente verso la risoluzione a gradi vicini, stringendosi verso la terza se è quinta diminuita o allargandosi verso la sesta se è quarta aumentata.
Sostituzione di tritono
Nella musica jazz la sostituzione di tritono consiste nel sostituire, normalmente nell'ambito di una progressione II-V-I, un accordo di settima di dominante (che può anche comparire con la quinta e/o la nona alterate) con un altro accordo di settima avente la tonica distante tre toni dalla tonica dell'accordo che viene sostituito.
Per esempio in Do maggiore l'accordo di dominante è il Sol7, che può essere sostituito dal suo tritono Re♭7.
Le ragioni alla base di questa sostituzione sono diverse:
- La principale sta nell'osservare che i due accordi hanno la stessa terza e settima, ma in ordine inverso (nell'esempio Sol-Si-Re-Fa e Re♭-Fa-La♭-Si) e il terzo e il settimo grado di un accordo sono considerati molto caratterizzanti.
- La fondamentale e la quinta nell'accordo sostituito (nell'esempio, Sol e Re) sono rispettivamente la quarta aumentata e la nona minore (ottava aumentata) dell'accordo di rimpiazzo, e la stessa relazione vale per la fondamentale e la quinta di quest'ultimo rispetto al precedente.
- Se uno dei due accordi è alterato (con quinta e nona aumentate o con quinta aumentata e nona bemolle) si può usare – melodicamente – la stessa scala (lidia aumentata) su entrambi gli accordi, ad esempio:
Scala Lidia Aumentata | Sol7alt.(+5+9) | Re♭7 |
Si | 3 | ♭7 |
Do♯ | +4 (♭5) | tonica |
Re♯ | +5 | 9 |
Mi♯ (Fa) | ♭7 | 3 |
Fa♯♯ (Sol) | tonica | +4 (♭5) |
Sol♯ | ♭9 | 5 |
La♯ | 9 | 6 (13) |
- La sostituzione nella cellula II-V-I permette al basso di eseguire la progressione Re-Re♭-Do ad intervalli discendenti di un semitono, che è molto comune.
Questa sostituzione è diventata così frequente nel jazz moderno che viene spesso effettuata anche su accordi di dominante che non compaiono nel contesto di una progressione II-V-I.
Paradosso del tritono
Il paradosso del tritono è un fenomeno studiato dalla psicologa Diana Deutsch nel 1986. Consiste nell'emissione di due note che distano di un tritono equivalente a mezza ottava. Questa ripetizione ciclica inganna l'orecchio anche di musicisti esperti che non riconoscono se la sequenza è ascendente o discendente. Esistono anche altri tipi di illusioni uditive studiate da Diane Deutsch come la Scala Shepard o altre[1].
Note
Bibliografia
Don Michael Randel, The Harvard Dictionary of Music, Harvard University Press, 2003, ISBN 0-674-01163-5
Voci correlate
Altri progetti
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