Classificazione Hornbostel-Sachs: differenze tra le versioni
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Hornbostel e Sachs svilupparono le loro idee a partire da un sistema risalente al tardo XIX secolo, sviluppato da [[Victor-Charles Mahillon]], curatore degli strumenti musicali presso il [[Conservatorio di Brussel]]. Mahillon divise gli strumenti in quattro categorie, in base alla natura del materiale che emette il suono: colonna d'aria, corda, membrana o il corpo stesso dello strumento. Queste categorie non erano una novità, in quanto erano già utilizzate nel [[Natya Sastra]], un trattato di musica e drammaturgia indiano risalente a circa duecento anni prima. Mahillon limitò il suo sistema principalmente agli strumenti della [[musica classica|musica colta occidentale]], mentre Hornbostel e Sachs lo estesero in modo che permettesse di classificare qualsiasi strumento, senza barriere culturali. |
Hornbostel e Sachs svilupparono le loro idee a partire da un sistema risalente al tardo XIX secolo, sviluppato da [[Victor-Charles Mahillon]], curatore degli strumenti musicali presso il [[Conservatorio di Brussel]]. Mahillon divise gli strumenti in quattro categorie, in base alla natura del materiale che emette il suono: colonna d'aria, corda, membrana o il corpo stesso dello strumento. Queste categorie non erano una novità, in quanto erano già utilizzate nel [[Natya Sastra]], un trattato di musica e drammaturgia indiano risalente a circa duecento anni prima. Mahillon limitò il suo sistema principalmente agli strumenti della [[musica classica|musica colta occidentale]], mentre Hornbostel e Sachs lo estesero in modo che permettesse di classificare qualsiasi strumento, senza barriere culturali. |
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La classificazione Hornbostel-Sachs impiega la [[classificazione decimale Dewey]]: ha quattro categorie di primo livello (idiofoni, membranofoni, cordofoni, aerofoni), ampliate a cinque con gli [[elettrofoni]], e si articolano in numerose sottocategorie, fino a raggiungere circa trecento ramificazioni. |
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Versione delle 15:28, 15 set 2015
La classificazione Hornbostel–Sachs è un sistema di classificazione degli strumenti musicali sviluppato da Erich Moritz von Hornbostel e Curt Sachs, pubblicato per la prima volta in Zeitschrift für Ethnologie nel 1914[1]. Una traduzione in inglese è stata pubblicata dal Galpin Society Journal nel 1961.
La classificazione Hornbostel-Sachs è il sistema più usato per classificare gli strumenti musicali in etnomusicologia ed organologia.
Hornbostel e Sachs svilupparono le loro idee a partire da un sistema risalente al tardo XIX secolo, sviluppato da Victor-Charles Mahillon, curatore degli strumenti musicali presso il Conservatorio di Brussel. Mahillon divise gli strumenti in quattro categorie, in base alla natura del materiale che emette il suono: colonna d'aria, corda, membrana o il corpo stesso dello strumento. Queste categorie non erano una novità, in quanto erano già utilizzate nel Natya Sastra, un trattato di musica e drammaturgia indiano risalente a circa duecento anni prima. Mahillon limitò il suo sistema principalmente agli strumenti della musica colta occidentale, mentre Hornbostel e Sachs lo estesero in modo che permettesse di classificare qualsiasi strumento, senza barriere culturali.
La classificazione Hornbostel-Sachs impiega la classificazione decimale Dewey: ha quattro categorie di primo livello (idiofoni, membranofoni, cordofoni, aerofoni), ampliate a cinque con gli elettrofoni, e si articolano in numerose sottocategorie, fino a raggiungere circa trecento ramificazioni.
Note
- ^ Il volume 46 (1914) della Zeitschrift für Ethnologie è disponibile in diversi formati, presso l'archivio digitale dell'Università di Toronto. L'articolo di Hornbostel e Sachs si trova a pag. 553-90.
Bibliografia
- Erich Moritz von Hornbostel, Curt Sachs, Zeitschrift für Ethnologie, vol. 46, 1914, pp. pp. 553-90.