Ebrei della Cina: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Zorro55 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Zorro55 (discussione | contributi)
Affinamento SOS
Riga 47: Riga 47:


[[File:1280px-Tientsin heping-Judaictemple-Chent-001.jpg|miniatura|una sinagoga a [[Tientsin]]]]
[[File:1280px-Tientsin heping-Judaictemple-Chent-001.jpg|miniatura|una sinagoga a [[Tientsin]]]]
Nel [[1906]] numerosi [[ebrei]] russi in fuga dalla Rivoluzione del 1905, una parte si stabilì a [[Harbin]] in [[Manciuria]], per spostarsi poi a [[Shangai]] con l'arrivo dei [[giapponesi]].
Nel [[1906]] una parte dei numerosi [[ebrei]] russi in fuga dalla Rivoluzione del 1905, si stabilì a [[Harbin]] in [[Manciuria]], per spostarsi poi a [[Shangai]] con l'arrivo dei [[giapponesi]]. Ben 20.000 profughi provenieneti dall' [[Austria]], dalla [[Polonia]], dalla [[Russia]] si stabilirono nel distretto di Hongkou, nei pressi di Shanghai. A quel tempo Hongkou era scarsa di risorse, ma gli ebrei vennero accolti lo stesso. Alcuni di essi invece si rifugiarono a [[Kobe]], in [[Giappone]]. L'aspetto più paradossale della situazione è che la maggior parte dei visti rilasciati a queste famiglie ebraiche, erano di funzionari consolari giapponesi che disubbidirono agli ordini diretti del loro ministero.

Ben 20.000 profughi provenieneti dall' [[Austria]], dalla [[Polonia]], dalla [[Russia]] si stabilirono nel distretto di Hongkou, nei pressi di Shanghai. A quel tempo Hongkou era scarsa di risorse, ma gli ebrei vennero accolti lo stesso. Alcuni di essi invece si rifugiarono a [[Kobe]], in [[Giappone]]. L'aspetto più paradossale della situazione è che la maggior parte dei visti rilasciati a queste famiglie ebraiche, erano di funzionari consolari giapponesi che disubbidirono agli ordini diretti del loro ministero.


== Voci Correlate ==
== Voci Correlate ==

Versione delle 16:25, 15 mag 2015

Ebrei della Cina
Youtai
Ebrei di Kaifeng,
foto del 1907
 
Luogo d'originePersia
Periododal VII secolo p.e.v. ad oggi
Popolazione2004: da 150 000 a
270 000 (stima)

1959: 25 000 (stima)
1926: 26 000 (stima)

LinguaGiudeo-persiano, ebraico, cinese
Religioneebraismo, Religioni popolari cinesi
Gruppi correlatiebrei persiani, mizrahi, et al.
Distribuzione
Bandiera della Cinada 100 000 a 140 000

Gli ebrei della Cina, o Youtai (犹太, ebrei di Cina), sono un gruppo etnico non riconosciuto. Di antica origine, si è rafforzato sia nei secoli XIX e XX grazie alle Concessioni dell'Impero Cinese agli Europei che durante la seconda guerra mondiale a seguito della persecuzione razziale nazifascista in Europa.

Storia

L'ebraismo in Cina ha una lunga storia. Viene documentata la presenza di coloni ebrei in Cina già nel VI° o VII° secolo, ma potrebbero essere giunti nella Terra di Mezzo durante la dinastia Han, o addirittura già nel 231 a.C., in comunità relativamente isolate, sviluppatesi durante le dinastie Tang e Song (VII e XII secolo d.C.) e soprattutto attraverso la dinastia Qing (XIX secolo) nella città di Kaifeng. [1]

Gli ebrei di Kaifeng

Ebrei cinesi verso l'inizio del XX secolo.

La maggior parte delle informazioni sugli ebrei che vivono in cina nel XVIII secolo ci giungono dal padre gesuita Jean Domenge. Con sopresa e delusione degli cristiani, padre Domenge osservava che i testi di Kaifeng, liberi da ogni influenza talmudica, probilmente avevano subito uno stravolgimento rispetto al testo originale, in un modo non molto diverso dalla Bibbia di Amsterdam.

Viene riferito, secondo la teoria più generalmente accettata, che gli ebrei Kaifeng giunsero in Cina nel IX secolo percorrendo la Via della Seta , provenienti dalla Persia o dalI' India attraverso l' Afghanistan . Si sarebbero infini stabiliti nella città di Kaifeng, capitale della Cina al tempo della dinastia Song ( 907 - 1279 ).

Questa popolazione ebraica viveva in un totale isolamento, coltivando, fino a XVI° secolo, e non avendo mai sentito parlare di Cristianesimo, un ebraismo fortemente influenzato dal Confucianesimo. Solo quando presero contatto con il sacerdote gesuita Matteo Ricci, giunto nella Terra di Mezzo per evangelizzare la Cina, gli ebrei cinesi riscoprirono le loro origini religiose occidentali. Intorno al 1850, dopo la distruzione dell'ultima sinagoga, la comunità ebraica cinese avrebbe gradualmente perso tutta la sua coesione fino a praticamente scomparire nei primi anni del XX secolo, per riconoscersi solo come comunità religiosa organizzata. Vennero così autorizzati matrimoni tra donne cinesi e uomini ebrei, ma non tra uomini cinesi e donne ebree. Questa regola spiega le caratteristiche asiatiche degli ebrei cinesi fotografati dalla fine del XIX secolo.

Nel 1908, il sinologo francese Paul Pelliot scopre un manoscritto ebraico nelle grotte di Tunhuang. Nel 1921 pubblica un'articolo sulla rivista T'oung Pao, riferimento per lo studio della sinologia del tempo, un articolo sugli ebrei Kaifeng.

Attualmente vi sono poco più di 600 ebrei in tutta la Repubblica popolare cinese, e vivono soprattutto nella città di Kaifeng . Non sono mai stati riconosciuti dal governo cinese come gruppo etnico minore, e sono ancora adesso alla ricerca della loro identità.

Per cercare di recuperare le loro radici religiose, privi di testi religiosi ebraici di origine cinese o vera conoscenza di ebraismo, questi si basano sia sulle tradizioni familiari che dall'aiuto di ebrei stranieri.

Alcuni hanno iniziato ad emigrare in Israele.

Nel xx secolo

una sinagoga a Tientsin

Nel 1906 una parte dei numerosi ebrei russi in fuga dalla Rivoluzione del 1905, si stabilì a Harbin in Manciuria, per spostarsi poi a Shangai con l'arrivo dei giapponesi. Ben 20.000 profughi provenieneti dall' Austria, dalla Polonia, dalla Russia si stabilirono nel distretto di Hongkou, nei pressi di Shanghai. A quel tempo Hongkou era scarsa di risorse, ma gli ebrei vennero accolti lo stesso. Alcuni di essi invece si rifugiarono a Kobe, in Giappone. L'aspetto più paradossale della situazione è che la maggior parte dei visti rilasciati a queste famiglie ebraiche, erano di funzionari consolari giapponesi che disubbidirono agli ordini diretti del loro ministero.

Voci Correlate

  1. ^ Il termine "cinese-Ebreo" è spesso usato in senso stretto per fare riferimento a queste comunità isolate.