Economia neoclassica: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
== Descrizione ==
Gli individui, in questo sistema, massimizzano una [[funzione di utilità]] vincolata dal reddito, e le [[impresa|imprese]] massimizzano i [[profitto|profitti]] essendo vincolate dalle informazioni e dai fattori della produzione.<ref>{{cita libro|cognome=Campus|nome=Antonietta|anno=1987|titolo="Marginal economics", in The New Palgrave: A Dictionary of Economics, vol.3|editore=Macmillan and Stockton|città=Londra e New York|pagine=323}}</ref> La teoria economica prevalente, almeno per quel che riguarda la [[microeconomia]], si rifà alle ipotesi neoclassiche. La scuola neoclassica è spesso chiamata scuola [[marginalismo|marginalista]].<ref name=GAL>{{cita libro|cognome= Galbraith|nome= John Kenneth|titolo= Storia dell'economia|anno= 2006|editore= RCS Rizzoli|città= Milano|id= ISBN 88-17-11514-2|pagine=124|cid=GAL-2006}}</ref>
Gli individui, in questo sistema, massimizzano una [[funzione di utilità]] vincolata dal reddito, e le [[impresa|imprese]] massimizzano i [[profitto|profitti]] essendo vincolate dalle informazioni e dai fattori della produzione.<ref>{{cita libro|cognome=Campus|nome=Antonietta|anno=1987|titolo="Marginal economics", in The New Palgrave: A Dictionary of Economics, vol.3|editore=Macmillan and Stockton|città=Londra e New York|pagine=323}}</ref> La teoria economica prevalente, almeno per quel che riguarda la [[microeconomia]], si rifà alle ipotesi neoclassiche. La scuola neoclassica è spesso chiamata scuola [[marginalismo|marginalista]].<ref name=GAL>{{cita libro|cognome= Galbraith|nome= John Kenneth|titolo= Storia dell'economia|anno= 2006|editore= RCS Rizzoli|città= Milano|isbn= 88-17-11514-2|pagine=124|cid=GAL-2006}}</ref>


Convenzionalmente, la scuola dell'economia neoclassica si data a partire dal 1871-1874, anni di pubblicazione delle prime opere sistematiche di William Stanley Jevons, Carl Menger e Léon Walras. Il marginalismo combatte sia lo sviluppo [[Karl Marx|marxista]] del pensiero degli [[economisti classici]] sia la [[scuola storica tedesca]] dell'economia.
Convenzionalmente, la scuola dell'economia neoclassica si data a partire dal 1871-1874, anni di pubblicazione delle prime opere sistematiche di William Stanley Jevons, Carl Menger e Léon Walras. Il marginalismo combatte sia lo sviluppo [[Karl Marx|marxista]] del pensiero degli [[economisti classici]] sia la [[scuola storica tedesca]] dell'economia.

Versione delle 01:49, 22 ago 2014

In economia con la locuzione economia neoclassica ci si riferisce ad un approccio generale alla disciplina economica basato sulla determinazione di prezzi, produzione e reddito attraverso il modello di domanda e offerta.

Descrizione

Gli individui, in questo sistema, massimizzano una funzione di utilità vincolata dal reddito, e le imprese massimizzano i profitti essendo vincolate dalle informazioni e dai fattori della produzione.[1] La teoria economica prevalente, almeno per quel che riguarda la microeconomia, si rifà alle ipotesi neoclassiche. La scuola neoclassica è spesso chiamata scuola marginalista.[2]

Convenzionalmente, la scuola dell'economia neoclassica si data a partire dal 1871-1874, anni di pubblicazione delle prime opere sistematiche di William Stanley Jevons, Carl Menger e Léon Walras. Il marginalismo combatte sia lo sviluppo marxista del pensiero degli economisti classici sia la scuola storica tedesca dell'economia.

Principali economisti neoclassici

Alcuni fra i principali economisti neoclassici sono:[2]

Note

  1. ^ Antonietta Campus, "Marginal economics", in The New Palgrave: A Dictionary of Economics, vol.3, Londra e New York, Macmillan and Stockton, 1987, p. 323.
  2. ^ a b John Kenneth Galbraith, Storia dell'economia, Milano, RCS Rizzoli, 2006, p. 124, ISBN 88-17-11514-2.
  3. ^ Menger fu tra i fondatori del pensiero economico neoclassico, ma anche capofila della cosiddetta Scuola austriaca. Si veda il seguente collegamento: (EN) Carl Menger dalla Enciclopedia Britannica on line, su student.britannica.com. URL consultato il 14 marzo 2008.

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