Canale di Procida: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: Markup immagini (v. richiesta)
Riga 1: Riga 1:
[[File:Procida flegrea aerea 18-04-05.jpg|right|thumb|300px|La penisola Flegrea e il canale di Procida visti da un aereo. Il sud è in alto. Sulla destra il golfo di Gaeta, a sinistra il golfo di Napoli.]]
[[File:Procida flegrea aerea 18-04-05.jpg|thumb|upright=1.4|La penisola Flegrea e il canale di Procida visti da un aereo. Il sud è in alto. Sulla destra il golfo di Gaeta, a sinistra il golfo di Napoli.]]


Il '''canale di Procida''' è un braccio di mare del [[Mar Tirreno|Tirreno]] meridionale.
Il '''canale di Procida''' è un braccio di mare del [[Mar Tirreno|Tirreno]] meridionale.

Versione delle 21:09, 18 mar 2014

La penisola Flegrea e il canale di Procida visti da un aereo. Il sud è in alto. Sulla destra il golfo di Gaeta, a sinistra il golfo di Napoli.

Il canale di Procida è un braccio di mare del Tirreno meridionale. Separa l'isola di Procida dalla penisola flegrea, costituendo il punto d'ingresso più settentrionale del golfo di Napoli e collegandolo al golfo di Gaeta.

Il canale ha una lunghezza massima di circa 7 km (in direzione Est - Ovest) per una larghezza minima di circa 3,4 km. L'ingresso da Ovest è delimitato da Capo San Martino (sulla terraferma) e Punta Pioppeto (Procida), terminando sul versante napoletano con capo Miseno (in terraferma) e Punta della Lingua (Procida). Punta Pioppeto e Capo Miseno sono dotati di fari per la navigazione costiera notturna.

La profondità e generalmente bassa, giungendo al massimo a circa 14 - 15 metri nel punto più stretto, con diversi scogli affioranti e secche; tra queste, in posizione pressoché centrale, la Secca del Torrione, a poco più di 4 m di profondità, con segnalazione luminosa; proseguendo verso ovest, più vicina a Procida, la Secca di Marsiglia, a poco più di 6 metri. La navigazione è dunque interdetta alle navi di maggior pescaggio; viene tuttavia generalmente percorso dai traghetti e dagli aliscafi provenienti dalla terraferma e diretti all'isola d'Ischia.

Vi si affacciano i comuni di Procida, Monte di Procida e Bacoli (limitatamente alla spiaggia di Miliscola e Capo Miseno). Il canale è attraversato da numerosi cavi sottomarini per l'energia elettrica e le telecomunicazioni. Nel 1957 fu attraversato dal primo acquedotto sottomarino d'Europa (tra Miliscola e l'isola di Procida).

Nel 1799 fu teatro di un'importante battaglia navale tra la flotta della Repubblica Napoletana comandata dall'ammiraglio Francesco Caracciolo e le navi della marina Anglo-Borbonica di Nelson, documentata in una gouache di Saverio della Gatta esposta al museo nazionale di San Martino.

Voci correlate

Collegamenti esterni