Natale Polci: differenze tra le versioni
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pulizia di riferimenti insufficienti |
m punteggiatura |
||
Riga 13: | Riga 13: | ||
|Attività = poeta |
|Attività = poeta |
||
|Nazionalità = italiano |
|Nazionalità = italiano |
||
|PostNazionalità = {{sp}} che scrisse in [[dialetto romanesco]]. Tramviere (vd. Ettore Veo, "I poeti romaneschi",Anonima romana editore, 1927) |
|PostNazionalità = {{sp}} che scrisse in [[dialetto romanesco]]. Tramviere (vd. Ettore Veo, "I poeti romaneschi", Anonima romana editore, 1927). La sua poesia più nota, "Er passero ferito", è spesso erroneamente attribuita al più celebre [[Trilussa]]. È sepolto a Roma nel [[Cimitero Flaminio]]. A Natale Polci è dedicata una Biblioteca nel suo comune di nascita |
||
|Immagine = |
|Immagine = |
||
}} |
}} |
Versione delle 17:17, 14 dic 2013
Natale Polci (Giuliano di Roma, 1897 – Roma, 1988) è stato un poeta italiano che scrisse in dialetto romanesco. Tramviere (vd. Ettore Veo, "I poeti romaneschi", Anonima romana editore, 1927). La sua poesia più nota, "Er passero ferito", è spesso erroneamente attribuita al più celebre Trilussa. È sepolto a Roma nel Cimitero Flaminio. A Natale Polci è dedicata una Biblioteca nel suo comune di nascita.
Opere
- Fiori der pensiero - versi romaneschi, S. A. Tip. Luzzatti, 1932
- Sordati d'Italia - sonetti romaneschi, tip. Luzzatti, 1932
- 112 sonetti romaneschi, Casa editrice Dalmatia, 1952
- Ner camposanto de la verità, Dalmatia, 1968
- La voce de Pasquino: Versi romaneschi, Dalmatia, 1971
- Cento apologhi, Signorelli, 1975
- Er paradiso in tera: (perle d'Italia): (in dialetto Romano), Lo Faro, 1978