Kalgoorlie: differenze tra le versioni
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Versione delle 20:15, 22 nov 2013
Kalgoorlie città | |
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Localizzazione | |
Stato | Australia |
Stato federato | Australia Occidentale |
Local government area | Città di Kalgoorlie-Boulder |
Territorio | |
Coordinate | 30°44′S 121°27′E / 30.733333°S 121.45°E |
Altitudine | 468 m s.l.m. |
Superficie | 103 km² |
Abitanti | 28 242 (2006) |
Densità | 274,19 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6430 e 6433 |
Fuso orario | UTC+8 |
Regione | Goldfields-Esperance |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Kalgoorlie è una città dell'Australia Occidentale, a est di Perth. Venne fondata nel 1893 durante la corsa all'oro; per questo è anche chiamata Golden Mile.
La cittadina è famosa in Australia per la Super Pit, una vastissima miniera d'oro a cielo aperto, che si pensa possa essere sfruttata fino al 2017.
Trasporti
La città si trova lungo il percorso della Indian Pacific, la principale linea ferroviaria che collega l'est e l'ovest dell'Australia. Per i viaggiatori in treno che vanno verso est, sulla trans-continentale del Pacifico Indiano, Kalgoorlie è l'ultima città prima di entrare nella vasta estensione della Nullarbor Plain.
Storia
Kalgoorlie fu fondata nel 1893, in seguito alla scoperta di giacimenti d'oro da parte di Paddy Hannan, Daniel O'Shea e Tom Flanagan.
Il nome Kalgoorlie deriverebbe da una parola Wangai che significa "posto delle pere setose". Le città di Kalgoorlie e di Boulder si sono unite nel 1989 per formare la città di Kalgoorlie-Boulder.
Rivolta contro gli italiani
Kalgoorlie nel 1934 fu teatro di un orrendo pogrom contro gli immigrati italiani (i dings, cani selvatici, come venivano spregiativamente chiamati). I fatti ebbero origine da una zuffa tra un barista di origine italiana, Claudio Mattaboni, e un avventore ubriaco, che si rifiutava di pagare le sue numerose consumazioni. La rivolta contro gl'immigrati dilagò ben presto in tutta la città e nel sobborgo di Boulder. Furono saccheggiati e completamente distrutti centinaia di esercizi commerciali e di abitazioni private. Tre furono i morti e molte decine i feriti. Quando la polizia riportò l'ordine in città, gli agenti andarono a recuperare nel deserto i molti italiani che vi si erano rifugiati. Costoro al ritorno ebbero l'amara sorpresa di non trovare quasi nulla di ciò che avevano lasciato, i più fortunati avevano ancora una casa, ma gl'interni erano stati completamente svuotati. I fatti di Kalgoorlie furono ben presto dimenticati da tutti e ancora oggi rarissimi sono i riferimenti alla rivolta xenofoba.
Altri progetti
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