Palazzo dell'Arengo (Rimini): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pil56-bot (discussione | contributi)
smistamento lavoro sporco
Atarubot (discussione | contributi)
m →‎Altri progetti: clean up using AWB
Riga 44: Riga 44:
<references/>
<references/>
==Altri progetti==
==Altri progetti==
{{ip|commons=category:Palazzo dell'Arengo (Rimini)}}
{{Interprogetto|commons=category:Palazzo dell'Arengo (Rimini)}}
== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.riminibeach.it/visitare/palazzo-arengo-rimini riminibeach-arengo]
* [http://www.riminibeach.it/visitare/palazzo-arengo-rimini riminibeach-arengo]

Versione delle 08:19, 20 nov 2013

Coordinate: 44°03′38.99″N 12°33′56.81″E / 44.06083°N 12.56578°E44.06083; 12.56578
Palazzo dell'Arengo
Il Palazzo dell'Arengo a Rimini
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Emilia-Romagna
LocalitàRimini
Indirizzopiazza Cavour
Coordinate44°03′39.06″N 12°33′56.38″E / 44.060851°N 12.565661°E44.060851; 12.565661{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina
Informazioni generali
CondizioniIn uso

Il Palazzo dell'Arengo (anticamente Palatium comunis) è un maestoso edificio in stile romanico-gotico di Rimini, situato in piazza Cavour.

Storia e descrizione

Sormontato da merlature, qui si riuniva, nel tardo medioevo, il consiglio del popolo riminese. Il loggiato del palazzo fu eretto per volontà del podestà di Rimini, Mario de Caronesi, nel 1204, come ricordato da un'epigrafe riportata su uno dei pilastri del loggiato stesso.[1] Conserva al piano superiore affreschi della scuola riminese del 1300. Fu restaurato più volte, nel 1562, nel 1672 e nel periodo 1919 - 1923. La tradizione vuole che nel loggiato a livello strada - luogo ove i notai tenevano banco e veniva pubblicamente amministrata la giustizia - ci fosse il grosso masso, detto lapis magnum, sul quale i debitori insolventi erano condannati a battere tre volte il sedere nudo, pronunciando a voce alta la formula cedo bonis.[2]

L'ampio loggiato a piano terra è impostato su poderosi colonnati che sorreggono distesi archi a sesto acuto; al primo piano vi è una grande sala dotata di finestre a polifora. Il palazzo è poi dotato di una torre campanaria, originariamente adibita anche a luogo di detenzione.

Altre immagini

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni