Efestione (grammatico): differenze tra le versioni
m wikilink |
|||
Riga 20: | Riga 20: | ||
Non si sa molto di Efestione. Viene identificato con l'Efestione di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] insegnante di [[lingua greca|greco]] all'[[Impero romano d'Occidente|imperatore]] [[Lucio Vero]]. Il lessico bizantino [[Suda (enciclopedia)|Suda]] lo ricorda autore di un trattato di [[Metrica classica|metrica]] in quarantotto libri (''Πραγματεία τερὶ μέτρων'', ''Grammatèia perì métron'') da cui lo stesso Efestione avrebbe tratto un riassunto più breve in [[verso|versi]] in un solo libro ('''Εγχειρίδιον πεπὶ μέτρων'', ''Encheiridion perì métron'')<ref>«[http://books.google.it/books?id=PtMNAAAAIAAJ&pg=PA486 Ἡφαιστίων]». In: ''Suidae Lexicon'', op. cit. p. 486</ref>. Quest'ultimo ci è pervenuto attraverso vari manoscritto, il più importante dei quali è un "codice ambrosiano", è stato stampato già nel [[XVI secolo]] a Firenze<ref>Hephaestio Alexandrinus, ''Encheiridion hephaistionos. Enchiridion hephaestionis''. Florentiae: per haeredes Philippi Iuntae, 1526 mense Aprili</ref>, ed è una fonte importantissima per la nostra conoscenza della metrica greca. |
Non si sa molto di Efestione. Viene identificato con l'Efestione di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] insegnante di [[lingua greca|greco]] all'[[Impero romano d'Occidente|imperatore]] [[Lucio Vero]]. Il lessico bizantino [[Suda (enciclopedia)|Suda]] lo ricorda autore di un trattato di [[Metrica classica|metrica]] in quarantotto libri (''Πραγματεία τερὶ μέτρων'', ''Grammatèia perì métron'') da cui lo stesso Efestione avrebbe tratto un riassunto più breve in [[verso|versi]] in un solo libro ('''Εγχειρίδιον πεπὶ μέτρων'', ''Encheiridion perì métron'')<ref>«[http://books.google.it/books?id=PtMNAAAAIAAJ&pg=PA486 Ἡφαιστίων]». In: ''Suidae Lexicon'', op. cit. p. 486</ref>. Quest'ultimo ci è pervenuto attraverso vari manoscritto, il più importante dei quali è un "codice ambrosiano", è stato stampato già nel [[XVI secolo]] a Firenze<ref>Hephaestio Alexandrinus, ''Encheiridion hephaistionos. Enchiridion hephaestionis''. Florentiae: per haeredes Philippi Iuntae, 1526 mense Aprili</ref>, ed è una fonte importantissima per la nostra conoscenza della metrica greca. |
||
L<nowiki>'</nowiki>''Encheiridion'' di Efestione è completato dagli [[Scolio|scolii]] del grammatico bizantino Giorgio Cherobosco (gli scolii A che sono contenuti nel manoscritto ambrosiano) e dagli scolii B (il conglomerato di cinque trattazioni metriche di commentatori di Efestione: Longino e Oro)<ref>Goffredo Coppola, voce ''Enciclopedia Treccani'' citata</ref>. |
L<nowiki>'</nowiki>''Encheiridion'' di Efestione è completato dagli [[Scolio|scolii]] del grammatico bizantino [[Giorgio Cherobosco]] (gli scolii A che sono contenuti nel manoscritto ambrosiano) e dagli scolii B (il conglomerato di cinque trattazioni metriche di commentatori di Efestione: Longino e Oro)<ref>Goffredo Coppola, voce ''Enciclopedia Treccani'' citata</ref>. |
||
== Note == |
== Note == |
Versione delle 18:39, 17 mar 2013
Template:Avvisounicode Efestione (in greco: Ἡφαιστίων; Alessandria d'Egitto, II secolo – II secolo) è stato un grammatico greco antico.
Biografia
Non si sa molto di Efestione. Viene identificato con l'Efestione di Alessandria insegnante di greco all'imperatore Lucio Vero. Il lessico bizantino Suda lo ricorda autore di un trattato di metrica in quarantotto libri (Πραγματεία τερὶ μέτρων, Grammatèia perì métron) da cui lo stesso Efestione avrebbe tratto un riassunto più breve in versi in un solo libro ('Εγχειρίδιον πεπὶ μέτρων, Encheiridion perì métron)[1]. Quest'ultimo ci è pervenuto attraverso vari manoscritto, il più importante dei quali è un "codice ambrosiano", è stato stampato già nel XVI secolo a Firenze[2], ed è una fonte importantissima per la nostra conoscenza della metrica greca.
L'Encheiridion di Efestione è completato dagli scolii del grammatico bizantino Giorgio Cherobosco (gli scolii A che sono contenuti nel manoscritto ambrosiano) e dagli scolii B (il conglomerato di cinque trattazioni metriche di commentatori di Efestione: Longino e Oro)[3].
Note
Bibliografia
- Goffredo Coppola, «EFESTIONE». In: Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti, Vol. XIII, Roma: Istituto Treccani, 1932
- «Ἡφαιστίων». In: August Immanuel Bekker (a cura di), Suidae Lexicon: ex recoginitione Immanuelis Bekkeri. Berolini : Typis et impensis G. Reimeri, 1854, p. 486 (on-line)*
- «HEPHAESTION». In: William George Smith (ed), Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology. London : J. Walton, 1849, Vol. II (Earinus-Nyx) , pp. 383-4 (on-line) (EN)