Fumaiolo: differenze tra le versioni
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Versione delle 21:14, 25 feb 2013
Per fumaiolo si intende, in nautica, un collettore e via di fuga per i gas combusti e i fumi di un motore a combustione interna di una nave.
Simile ai camini, i fumaioli sono generalmente posti alla sommità delle strutture della nave, e convogliano con condotti elaborati o semplici i gas di scarico facendoli uscire dalla nave stessa, approfittando della naturale tendenza dei gas caldi a salire attraverso l'aria a temperatura ambiente.
La complessità dei condotti è in relazione alla quantità delle caldaie o le turbine convogliate in ogni fumaiolo. In tempi remoti i fumaioli arrivarono ad un massimo anche di 6 unità, ma attualmente sono generalmente uno o due. Talvolta sono integrati in altre strutture come gli alberi, e allora si parla di mack, combinazione fumaiolo-albero o anche fumaiolo-albero-sovrastruttura.
Sovente sul fumaiolo viene posto lo stemma della società di navigazione proprietaria della nave, che caratterizza così la nave stessa.
Una particolare configurazione del fumaiolo è data dal fumaiolo abbattibile, ovvero un fumaiolo che da una posizione verticale è reclinabile fino ad una posizione orizzontale. Questa soluzione venne utilizzata sulle portaerei tuttoponte di prima generazione nelle quali venivano abbattuti lateralmente fuoribordo per evitare che i fumi e le correnti ascensionali potessero disturbare i velivoli in fase di decollo e, soprattutto, di appontaggio. Questa configurazione, tra l'altro, venne adottata dalla USS Langley dopo la rimozione dei due fumaioli per lato originari (anch'essi sostituiti in seguito da un unico fumaiolo).[1]
Altra configurazione caratteristica legata alle portaerei era quella adottata dalle unità della Marina imperiale giapponese, le quali avevano i condotti dei fumi di scarico che uscivano lateralmente con i fumaioli arcuati verso il basso.
Note
- ^ Galuppini. pag 98
Bibliografia
- Gino Galuppini. La portaerei: storia tecnica e immagini dalle origini alla portaerei atomica. Arnoldo Mondadori Editore (1979).