Zenone di Sidone: differenze tra le versioni
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Egli fu capo della [[Epicureismo|scuola epicurea]] ad [[Atene]]. Si occupò di [[logica]], influenzato dal [[probabilismo]] di [[Carneade]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/zenone-di-sidone/ Zenone di Sidone su Treccani Enciclopedia Online]</ref>. |
Egli fu capo della [[Epicureismo|scuola epicurea]] ad [[Atene]]. Si occupò di [[logica]], influenzato dal [[probabilismo]] di [[Carneade]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/zenone-di-sidone/ Zenone di Sidone su Treccani Enciclopedia Online]</ref>. |
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Nell'opera ''[[De natura deorum]]'' (1.34), [[Cicerone]] afferma che Zenone disdegnava gli altri filosofi e che aveva definito [[Socrate]] «il buffone dell'Attica». Tuttavia, sia Cicerone sia [[Diogene Laerzio]] scrivono di Zenone con rispetto, descrivendolo come un pensatore brillante e attento. |
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Versione delle 20:10, 23 gen 2013
Zenone di Sidone (in greco: Ζήνων, Zenon; 150 a.C. – 75 a.C.) è stato un filosofo greco antico.
Egli fu capo della scuola epicurea ad Atene. Si occupò di logica, influenzato dal probabilismo di Carneade[1].
Nell'opera De natura deorum (1.34), Cicerone afferma che Zenone disdegnava gli altri filosofi e che aveva definito Socrate «il buffone dell'Attica». Tuttavia, sia Cicerone sia Diogene Laerzio scrivono di Zenone con rispetto, descrivendolo come un pensatore brillante e attento.