Economia neoclassica: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{s|economia}} |
{{s|economia}} |
||
Con la locuzione '''economia neoclassica''', in [[economia]], ci si riferisce ad un approccio generale alla materia basato sulla determinazione di [[prezzo|prezzi]], [[produzione]] e [[reddito]] attraverso il modello di [[domanda e offerta]]. |
Con la locuzione '''economia neoclassica''', in [[economia]], ci si riferisce ad un approccio generale alla materia basato sulla determinazione di [[prezzo|prezzi]], [[produzione]] e [[reddito]] attraverso il modello di [[domanda e offerta]]. |
||
⚫ | |||
⚫ | |||
Gli individui, in questo sistema, massimizzano una [[funzione di utilità]] vincolata dal reddito, e le [[impresa|imprese]] massimizzano i [[profitto|profitti]] essendo vincolate dalle informazioni e dai fattori della produzione.<ref>{{cita libro|cognome=Campus|nome=Antonietta|anno=1987|titolo="Marginal economics", in The New Palgrave: A Dictionary of Economics, vol.3|editore=Macmillan and Stockton|città=Londra e New York|pagine=323}}</ref> La teoria economica prevalente, almeno per quel che riguarda la [[microeconomia]], si rifà alle ipotesi neoclassiche. La scuola neoclassica è spesso chiamata scuola [[marginalismo|marginalista]].<ref name=GAL>{{cita libro|cognome= Galbraith|nome= John Kenneth|titolo= Storia dell'economia|anno= 2006|editore= RCS Rizzoli|città= Milano|id= ISBN 88-17-11514-2|pagine=124|cid=GAL-2006}}</ref> |
Gli individui, in questo sistema, massimizzano una [[funzione di utilità]] vincolata dal reddito, e le [[impresa|imprese]] massimizzano i [[profitto|profitti]] essendo vincolate dalle informazioni e dai fattori della produzione.<ref>{{cita libro|cognome=Campus|nome=Antonietta|anno=1987|titolo="Marginal economics", in The New Palgrave: A Dictionary of Economics, vol.3|editore=Macmillan and Stockton|città=Londra e New York|pagine=323}}</ref> La teoria economica prevalente, almeno per quel che riguarda la [[microeconomia]], si rifà alle ipotesi neoclassiche. La scuola neoclassica è spesso chiamata scuola [[marginalismo|marginalista]].<ref name=GAL>{{cita libro|cognome= Galbraith|nome= John Kenneth|titolo= Storia dell'economia|anno= 2006|editore= RCS Rizzoli|città= Milano|id= ISBN 88-17-11514-2|pagine=124|cid=GAL-2006}}</ref> |
||
Riga 24: | Riga 23: | ||
*[[Léon Walras]], con gli "Elementi di economia politica pura" |
*[[Léon Walras]], con gli "Elementi di economia politica pura" |
||
==Note== |
== Note == |
||
<references /> |
<references /> |
||
⚫ | |||
⚫ | |||
{{Interprogetto|s=Categoria:Scuola neoclassica|s_oggetto=|s_preposizione=di|s_etichetta=}} |
{{Interprogetto|s=Categoria:Scuola neoclassica|s_oggetto=|s_preposizione=di|s_etichetta=}} |
||
{{Scuole di pensiero economico}} |
{{Scuole di pensiero economico}} |
||
{{portale|economia}} |
{{portale|economia}} |
Versione delle 16:48, 7 ott 2011
Con la locuzione economia neoclassica, in economia, ci si riferisce ad un approccio generale alla materia basato sulla determinazione di prezzi, produzione e reddito attraverso il modello di domanda e offerta.
Descrizione
Gli individui, in questo sistema, massimizzano una funzione di utilità vincolata dal reddito, e le imprese massimizzano i profitti essendo vincolate dalle informazioni e dai fattori della produzione.[1] La teoria economica prevalente, almeno per quel che riguarda la microeconomia, si rifà alle ipotesi neoclassiche. La scuola neoclassica è spesso chiamata scuola marginalista.[2]
Convenzionalmente, la scuola dell'economia neoclassica si data a partire dal 1871-1874, anni di pubblicazione delle prime opere sistematiche di William Stanley Jevons, Carl Menger e Léon Walras. Il marginalismo combatte sia lo sviluppo marxista del pensiero degli economisti classici sia la scuola storica tedesca dell'economia.
Principali economisti neoclassici
Alcuni fra i principali economisti neoclassici sono:[2]
- John Bates Clark
- Antonio De Viti De Marco
- Francis Ysidro Edgeworth
- Irving Fisher
- William Stanley Jevons, con "La teoria dell'economia politica"
- Alfred Marshall
- Carl Menger, con i "Principi di economia politica"[3]
- Maffeo Pantaleoni
- Arthur Cecil Pigou
- Vilfredo Pareto
- Enrico Barone
- Jacob Viner
- Léon Walras, con gli "Elementi di economia politica pura"
Note
- ^ Antonietta Campus, "Marginal economics", in The New Palgrave: A Dictionary of Economics, vol.3, Londra e New York, Macmillan and Stockton, 1987, p. 323.
- ^ a b John Kenneth Galbraith, Storia dell'economia, Milano, RCS Rizzoli, 2006, p. 124, ISBN 88-17-11514-2.
- ^ Menger fu tra i fondatori del pensiero economico neoclassico, ma anche capofila della cosiddetta Scuola austriaca. Si veda il seguente collegamento: (EN) Carl Menger dalla Enciclopedia Britannica on line, su student.britannica.com. URL consultato il 14 marzo 2008.
Altri progetti
- Wikisource contiene di economia neoclassica