Esergo: differenze tra le versioni

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Molte monete semplicemente non hanno l'esergo.
Molte monete semplicemente non hanno l'esergo.


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;Per estensione, : può anche indicare il motto o la citazione all'inizio di un testo.


==Note==
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Versione delle 12:04, 22 giu 2010

Baiocco romano (1795). Sotto la linea di esergo: a sin. l'indicazione del valore; a destra la data.
Tetradracma di Siracusa (ca. 415-405 a.C.). Al rovescio, in esergo ΕΥΜΗΝΟΥ, firma dell'artista.

L'esergo (dal latino exèrgum, a sua volta dal greco ex, fuori, ed èrgon, opera) è quello spazio limitato che in una moneta si trova sotto il disegno principale (più raramente sopra) e talora da esso staccato con una linea orizzontale. È così chiamato proprio perché rimane "fuori opera", fuori cioè dal disegno, che costituisce invece la parte essenziale della moneta.

Spesso questo spazio è utilizzato per porvi varie indicazioni, come la data o il valore o altre indicazioni.

A volte reca il segno di zecca.

Nelle monete greche antiche spesso riporta l'etnico o in alcuni casi la firma dell'incisore.

A volte l'esergo contiene semplici elementi decorativi.

Molte monete semplicemente non hanno l'esergo.

Per estensione,
può anche indicare il motto o la citazione all'inizio di un testo.

Note


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