Desco da parto: differenze tra le versioni

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[[Image:Masaccio 002.jpg|thumb|250px|[[Masaccio]], ''[[Desco da parto (Masaccio)|Desco da parto]]'' (1426), Berlino]]
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[[Image:Jacopo Pontormo 031.jpg|thumb|250px|[[Pontormo]], Desco da parto con ''Natività di san Giovanni Battista'' (1526), Firenze]]
Un '''''desco da parto''''' è un tondo dipinto su entrambi i lati che durante il [[Rinascimento]] veniva offerto come dono cerimoniale alle donne delle famiglie più abbienti che avevano appena partorito. Veniva usato come vassoio per portare le vivande alla nuova madre, finché si riposava a letto.
Un '''''desco da parto''''' è un tondo dipinto su entrambi i lati che durante il [[Rinascimento]] veniva offerto come dono cerimoniale alle donne delle famiglie più abbienti che avevano appena partorito. Veniva usato come vassoio per portare le vivande alla nuova madre, finché si riposava a letto.


==Descrizione==
==Descrizione==
[[Image:Jacopo Pontormo 031.jpg|thumb|250px|[[Pontormo]], Desco da parto con ''Natività di san Giovanni Battista'' (1526), [[Firenze]].]]
Il desco da parto (stessa radice di "disco") era un oggetto della vita quotidiana di una donna dell'alta società, soprattutto a [[Firenze]], assieme al [[cassone nuziale]]. In seguito il desco poteva venire appeso in casa.
Il desco da parto (stessa radice di "disco") era un oggetto della vita quotidiana di una donna dell'alta società, soprattutto a [[Firenze]], assieme al [[cassone nuziale]]. In seguito il desco poteva venire appeso in casa.



Versione delle 17:26, 14 nov 2009

Masaccio, Desco da parto (1426), Berlino

Un desco da parto è un tondo dipinto su entrambi i lati che durante il Rinascimento veniva offerto come dono cerimoniale alle donne delle famiglie più abbienti che avevano appena partorito. Veniva usato come vassoio per portare le vivande alla nuova madre, finché si riposava a letto.

Descrizione

Pontormo, Desco da parto con Natività di san Giovanni Battista (1526), Firenze.

Il desco da parto (stessa radice di "disco") era un oggetto della vita quotidiana di una donna dell'alta società, soprattutto a Firenze, assieme al cassone nuziale. In seguito il desco poteva venire appeso in casa.

Spesso il desco veniva dipinto da un grande pittore e le scene raffigurate erano legate alla nascita in chiave religiosa (della Vergine, di San Giovanni battista, ecc.) o profana e non mancavano figure allegoriche, soggetti letterari (come I Trionfi del Petrarca). Il retro era di solito dipinto con simboli araldici o scene familiari.

La forma era quasi sempre tonda, più rari sono i deschi poligonali.

Esisteva anche il desco da nozze, che, regalato durante il matrimonio, era un augurio per la nascita dei figli.

Opere e artisti

Note

  1. ^ [1]
  2. ^ [2]
  3. ^ [3]
  4. ^ Studiato da K. Simonneau
  5. ^ [4]
  6. ^ [5]

Bibliografia

  • Claudia Däubler-Hauschke, Geburt und Memoria. Zum italienischen Bildtyp der "deschi da parto", München/Berlin 2003.
  • Christiane Klapisch-Zuber, Les coffres de mariage et les plateaux d’accouchée, « dischi da parto », à Florence
  • Ajmar-Wollheim, Marta e Flora Dennis, At Home in Renaissance Italy, catalogo dell'esposizione, V&A, Londra 2006.
  • Brown, Patricia Fortini, Private Lives in Renaissance Venice: Art, Architecture, and the Family, Yale University Press, New Haven 2004.
  • Currie, Elizabet, Inside the Renaissance House, V&A, Londra 2006 ISBN 1851774904
  • AA.VV., Nascere a Siena: Il parto e l'assistenza alla nascita dal medioevo all'età moderna, catalogo dell'esposizione a Santa Maria della Scala, Siena, dal 17 dicembre 2005 aa 19 febbraio 2006 [6]
  • Luciano Bellosi, Pittura domestica del rinascimento fiorentino: Giovanni di Ser Giovanni, detto lo Scheggia.

Collegamenti esterni

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