Andersen Air Force Base: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
aggiungo info + tolgo lo stub
Riga 1: Riga 1:
{{S|aeronautica|guerra}}
{{ComuneUSA
{{ComuneUSA
|nomeCitta = Andersen Air Force Base
|nomeCitta = Andersen Air Force Base
Riga 38: Riga 37:
== Storia ==
== Storia ==
La base, il cui nome originario era ''North Field'', fu completata il [[3 dicembre]] [[1944]] con lo scopo di ospitare i bombardieri che compivano missioni belliche in Giappone.<br/>
La base, il cui nome originario era ''North Field'', fu completata il [[3 dicembre]] [[1944]] con lo scopo di ospitare i bombardieri che compivano missioni belliche in Giappone.<br/>
Dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]] l'unico campo d'aviazione statunitense americano presente nel [[Pacifico]] meridionale era proprio il North Field, in cui era stanziato il ''19th Bomb Group''<ref name=aafb>{{cita web|url = http://www.andersen.af.mil/library/factsheets/factsheet.asp?id=7063|titolo = ANDERSEN AFB HISTORY|data = url consultato il 18 ott 2009}}</ref>. I primi cambiamenti arrivarono nel [[1946]] quando si decise di ampliare la struttura e di cambiarne il nome, a seguito dell'indipendenza dell'[[USAF]] dalle altre forze armate ottenuta nel [[1947]], in ''North Guam Air Force Base''. Il nome attuale arrivò solo il 7 ottobre [[1949]] quando fu intitolata in onore del generale Anderesen, disperso in azione nel [[1945]] con il suo [[Consolidated B-24 Liberator|B-24 Liberator]]<ref name=aafb/>.
Dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]] l'unico campo d'aviazione statunitense presente nell'[[Oceano Pacifico]] meridionale era proprio il North Field, in cui era stanziato il ''19th Bomb Group''<ref name=aafb>{{cita web|url = http://www.andersen.af.mil/library/factsheets/factsheet.asp?id=7063|titolo = ANDERSEN AFB HISTORY|data = url consultato il 18 ott 2009}}</ref>. I primi cambiamenti arrivarono nel [[1946]] quando si decise di ampliare la struttura e di cambiarne il nome, a seguito dell'indipendenza dell'[[USAF]] dalle altre forze armate ottenuta nel [[1947]], in ''North Guam Air Force Base''. Il nome attuale arrivò solo il 7 ottobre [[1949]] quando fu intitolata in onore del generale Anderesen, disperso in azione nel [[1945]] con il suo [[Consolidated B-24 Liberator|B-24 Liberator]]<ref name=aafb/>.
[[File:B-2 and F-15 over Andersen Air Force Base.jpg|thumb|right|300px|Un [[Northrop-Grumman B-2 Spirit|B-2 Spirit]] e due [[McDonnell Douglas F-15E Strike Eagle|F-15E Strike Eagle]] in volo sopra la Andersen Air Force Base]]
Il personale della base partecipò alla [[guerra di Corea]] fornendo appoggio agli aerei che trasportavano rifornimenti verso il teatro delle operazioni, cosa che continuò a fare anche dopo la fine delle ostilità. Tra i vari aerei che atterrarono alla base in questo periodo vi furono [[Boeing B-29 Superfortress|B-29 Superfortress]], [[Boeing C-97 Stratofreighter|KC-97]], [[Convair B-36|B-36]], [[Boeing B-47 Stratojet|B-47 Stratojet]], [[Boeing B-50 Superfortress|B-50 Superfortress]], [[Boeing B-52 Stratofortress|B-52 Stratofortress]] e [[Boeing KC-135 Stratotanker|KC-135 Stratotanker]].<br/>
Anche la [[guerra del Vietnam]] vide la base impegnata attivamente. Fu proprio da qui infatti che ebbe inizio l'[[operazione Arc Light]] il 18 giugno [[1965]], quando 27 B-52 decollarono dalle piste. Ancora, agli inizi dell'[[operazione Linebacker II]], 87 B-52 lasciarono la base diretti verso il Vietnam, e durante gli undici giorni di durata dell'operazione, 379 delle 729 sortite totali dei bombardieri USAF iniziarono dall'Anderson Air Force Base<ref name=aafb/>. La fine della guerra comportò il trasferimento alla base di 109&nbsp;553 rifugiati e prigionieri, che vennero successivamente trasferiti negli Stati Uniti a bordo di 518 velivoli<ref name=aafb/>.


Il campo d'aviazione continuò a svolgere normali operazioni di routine fino al [[1991]] quando, a causa della [[guerra del Golfo]], la base divenne il trampolino di lancio per 200 aerei, 2&nbsp;200 uomini, 2&nbsp;212 [[tonnellata|t]] di rifornimenti e oltre 27&nbsp;993 t di bombe diretti verso il [[Golfo Persico]]<ref name=aafb/>.<br/>
Il personale della base partecipò alla [[guerra di Corea]] fornendo appoggio agli aerei che trasportavano rifornimenti verso il teatro delle operazioni
La Andersen Air Force Base divenne anche la casa per gli abitanti della [[Clark Air Base]] nelle [[Filippine]], che dovettero trasferirsi a causa dell'[[Pinatubo#L'eruzione del 1991|eruzione del Pinatubo]].<br/>
Nell'ottobre [[1994]] arrivò anche l'''Helicopter Combat Support Squadron Five'' (5º squadrone elicotteri da combattimento) dell'[[United States Navy]].


Oggi la base svolge ancora le sue funzioni di appoggio ai bombardieri e stivaggio di munizioni, ed ospita numerosi velivoli USAF tra cui anche il bombardiere [[Northrop-Grumman B-2 Spirit|B-2 Spirit]].
<!--


During the Korean War, Andersen served in an administrative and logistical capacity, operating ammunition dumps and providing maintenance to transient aircraft. Following the war, Andersen began supporting bomber and aerial refueling units on rotational deployments from the United States. During this time, Andersen was home to the B-36, B-47, B-50, B-52, B-29, KC-97 and KC-135.

Andersen's role in Vietnam is legendary, starting on June 18, 1965, when 27 B-52 bombers were launched from its runway. These flights began Operation Arc Light, bombing missions against Viet Cong base operations, troop concentrations and supply lines. In early 1972, 153 B-52s lined the airfield in a surge of Arc Light missions titled Bullet Shot. It took five miles of ramp space to park them and an expert to ensure their orderly movement since a blocked taxiway could prove a mission-crippling impasse.

Later that year Operation Linebacker II got underway when, on December 18, 1972, 87 B-52s were launched from Andersen in one hour and 43 minutes. Throughout the 11-day operation, Andersen-based B-52s flew 379 of the 729 sorties. Often called the "11-day war," Linebacker II led to the renewal of the Paris Peace Talks and, on January 28, 1973, the signing of a cease-fire agreement with the government of North Vietnam.

Two years after U.S. military involvement in the Vietnam War ended Andersen participated in Operation New Life, becoming home to thousands of Vietnamese refugees until officials could process them into the United States. In the end, 109,553 refugees departed Andersen for the United States aboard 518 aircraft.

The post-Vietnam period brought a return to routine operations at Andersen, with B-52s on the ramp throughout the 1980s and the base remaining a vital overseas platform for carrying out the USAF's mission of global deterrence.

In support of the Gulf War in 1991, Andersen aided in transporting and deploying 200 aircraft, 2,200 troops and 2,212 tons of cargo. In addition, Andersen munitions specialists shipped more than 75 million pounds of bombs to the Gulf.

During Operation Fiery Vigil in June 1991, more than 21,000 people and their pets evacuated from Clark Air Base in the Philippines, came through Andersen following the eruption of Mount Pinatubo.
The Air Force inactivated 633rd Air Base Wing Oct. 1, 1994, and activated the 36th Air Base Wing, in keeping with the Air Force chief of staff's policy of keeping the most highly decorated and longest serving Air Force units on active duty. The Air Force had inactivated the 36th Fighter Wing at Bitburg Air Base, Germany, Oct. 1, 1994.

In October 1994, the U.S. Navy Helicopter Combat Support Squadron Five relocated to Andersen from the now closed Naval Air Station, Guam.

Today, with its huge fuel and munitions storage facilities and dual runways, Andersen is an important forward-based logistics support center for contingency forces deploying throughout the southwest Pacific and Indian oceans. Andersen's ideal flying conditions, relatively unlimited airspace and nearby air-to-ground range make this an ideal training area for the U.S. military and militaries of nearby countries.



-->

== Compiti ==
Il compito principale della base aerea di Andersen è quella di fornire il necessario appoggio logistico nell'area del Pacifico meridionale.


== Note ==
== Note ==
Riga 75: Riga 52:


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
{{interprogetto|{{interprogetto|commons=Category:Andersen Air Force Base}}
{{interprogetto|commons=Category:Andersen Air Force Base}}


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==

Versione delle 13:40, 19 ott 2009

Template:ComuneUSA

La Andersen Air Force Base è una base aerea militare gestita dalla United States Air Force situata nella parte settentrionale dell'isola di Guam, nei pressi del villaggio di Yigo e a poca distanza da quello di Dededo. La base è stata costruita su di un piccolo altipiano situato a circa 179 m di quota sopra il livello del mare. La base fu nominata in onore del generale di brigata James Roy Andersen.

Storia

La base, il cui nome originario era North Field, fu completata il 3 dicembre 1944 con lo scopo di ospitare i bombardieri che compivano missioni belliche in Giappone.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale l'unico campo d'aviazione statunitense presente nell'Oceano Pacifico meridionale era proprio il North Field, in cui era stanziato il 19th Bomb Group[1]. I primi cambiamenti arrivarono nel 1946 quando si decise di ampliare la struttura e di cambiarne il nome, a seguito dell'indipendenza dell'USAF dalle altre forze armate ottenuta nel 1947, in North Guam Air Force Base. Il nome attuale arrivò solo il 7 ottobre 1949 quando fu intitolata in onore del generale Anderesen, disperso in azione nel 1945 con il suo B-24 Liberator[1].

Un B-2 Spirit e due F-15E Strike Eagle in volo sopra la Andersen Air Force Base

Il personale della base partecipò alla guerra di Corea fornendo appoggio agli aerei che trasportavano rifornimenti verso il teatro delle operazioni, cosa che continuò a fare anche dopo la fine delle ostilità. Tra i vari aerei che atterrarono alla base in questo periodo vi furono B-29 Superfortress, KC-97, B-36, B-47 Stratojet, B-50 Superfortress, B-52 Stratofortress e KC-135 Stratotanker.
Anche la guerra del Vietnam vide la base impegnata attivamente. Fu proprio da qui infatti che ebbe inizio l'operazione Arc Light il 18 giugno 1965, quando 27 B-52 decollarono dalle piste. Ancora, agli inizi dell'operazione Linebacker II, 87 B-52 lasciarono la base diretti verso il Vietnam, e durante gli undici giorni di durata dell'operazione, 379 delle 729 sortite totali dei bombardieri USAF iniziarono dall'Anderson Air Force Base[1]. La fine della guerra comportò il trasferimento alla base di 109 553 rifugiati e prigionieri, che vennero successivamente trasferiti negli Stati Uniti a bordo di 518 velivoli[1].

Il campo d'aviazione continuò a svolgere normali operazioni di routine fino al 1991 quando, a causa della guerra del Golfo, la base divenne il trampolino di lancio per 200 aerei, 2 200 uomini, 2 212 t di rifornimenti e oltre 27 993 t di bombe diretti verso il Golfo Persico[1].
La Andersen Air Force Base divenne anche la casa per gli abitanti della Clark Air Base nelle Filippine, che dovettero trasferirsi a causa dell'eruzione del Pinatubo.
Nell'ottobre 1994 arrivò anche l'Helicopter Combat Support Squadron Five (5º squadrone elicotteri da combattimento) dell'United States Navy.

Oggi la base svolge ancora le sue funzioni di appoggio ai bombardieri e stivaggio di munizioni, ed ospita numerosi velivoli USAF tra cui anche il bombardiere B-2 Spirit.

Note

  1. ^ a b c d e ANDERSEN AFB HISTORY, su andersen.af.mil, url consultato il 18 ott 2009.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Sito USAF dedicato alla base

Attenzione: il template {{Progetto}} dev'essere usato fuori dal namespace principale. Nelle voci di enciclopedia, usare il template {{Portale}}.