Gianserio Strafella: differenze tra le versioni

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'''Gianserio Strafella''' fu un pittore [[manierismo|manierista]] [[italiano]] del [[XVI secolo]], originario di [[Copertino]].
'''Gianserio Strafella''' ([[Copertino]], circa [[1520] - [[1573]]) fu un pittore [[manierismo|manierista]] [[Salento|salentino]] del [[XVI secolo]].


Secondo le cronache di [[Girolamo Marciano]] fu un ''pittore nobilissmo, discepolo di Michelangelo, il quale non solamente si può eguagliare al suo maestro e a Raffello da Urbino, ma agli antichi Apelle e Zèusi''. Al di là del giudizio personale del critico, Strafella apprese da Michelangelo l'uso della prospettiva per raffigurare al meglio la realtà, tecnica che mette pienamente a frutto nei suoi dipinti. Il critico d'arte [[Cosimo De Giorgi]] nel [[1882]] lo definisce come "uno dei pochi pittori veramente esimi di Terra d'Otranto".
Secondo le cronache di [[Girolamo Marciano]] fu un ''pittore nobilissmo, discepolo di Michelangelo, il quale non solamente si può eguagliare al suo maestro e a Raffello da Urbino, ma agli antichi Apelle e Zèusi''. Al di là del giudizio personale del critico, Strafella apprese dalle opere di Michelangelo l'uso della prospettiva per raffigurare al meglio la realtà, tecnica che mette pienamente a frutto nei suoi dipinti. Il critico d'arte [[Cosimo De Giorgi]] nel [[1882]] lo definisce come "uno dei pochi pittori veramente esimi di Terra d'Otranto".

Le prime influenze subite dallo Strafella sono quelle degli ambienti romani, soprattutto [[Pietro Negroni]] e [[Taddeo Zuccari]], prima di subire il fascino del manierismo napoletano di [[Andrea Sabatini]] e [[Pedro Rovial]].

Proprio a Napoli affrescò la cappella Di Somma nella [[chiesa di San Giovanni a Carbonara]]. Nella [[Matrice di Copertino]] sono invece conservati quattro dipinti, con le effigi di [[San Pietro]], [[San Paolo]], [[San Gregorio Magno]] e [[San Gerolamo]]. Queste tavole, risalenti al [[1554]] probabilmente erano parti di un unico [[polittico]] di cui non abbiamo più la figura centrale. Sempre in questa chiesa si possono ammirare un "Coept flere" e una "Deposizione" del 1570.

Versione delle 23:02, 20 mar 2009

Gianserio Strafella (Copertino, circa [[1520] - 1573) fu un pittore manierista salentino del XVI secolo.

Secondo le cronache di Girolamo Marciano fu un pittore nobilissmo, discepolo di Michelangelo, il quale non solamente si può eguagliare al suo maestro e a Raffello da Urbino, ma agli antichi Apelle e Zèusi. Al di là del giudizio personale del critico, Strafella apprese dalle opere di Michelangelo l'uso della prospettiva per raffigurare al meglio la realtà, tecnica che mette pienamente a frutto nei suoi dipinti. Il critico d'arte Cosimo De Giorgi nel 1882 lo definisce come "uno dei pochi pittori veramente esimi di Terra d'Otranto".

Le prime influenze subite dallo Strafella sono quelle degli ambienti romani, soprattutto Pietro Negroni e Taddeo Zuccari, prima di subire il fascino del manierismo napoletano di Andrea Sabatini e Pedro Rovial.

Proprio a Napoli affrescò la cappella Di Somma nella chiesa di San Giovanni a Carbonara. Nella Matrice di Copertino sono invece conservati quattro dipinti, con le effigi di San Pietro, San Paolo, San Gregorio Magno e San Gerolamo. Queste tavole, risalenti al 1554 probabilmente erano parti di un unico polittico di cui non abbiamo più la figura centrale. Sempre in questa chiesa si possono ammirare un "Coept flere" e una "Deposizione" del 1570.