Narcotico: differenze tra le versioni
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Il termine '''narcotico''' deriva dal [[lingua greca|greco]] ''(ναρκωτικός)'', termine che si pensa essere stato coniato dal medico romano [[Galeno]]. Con esso si indica una sostanza con proprietà [[analgesico|analgesiche]] in grado di provocare [[narcosi]] o [[anestesia]] generale. |
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Versione delle 18:49, 11 nov 2008
Template:Disclaimer droghe Il termine narcotico deriva dal greco (ναρκωτικός), termine che si pensa essere stato coniato dal medico romano Galeno. Con esso si indica una sostanza con proprietà analgesiche in grado di provocare narcosi o anestesia generale.
Effetti
Fra gli effetti si riscontrano euforia, analgesia, sonno improvviso e profondo, cambiamenti dell'umore, spasmi, contrazione delle pupille, vomito, nausea.
Abuso
Un overdose comporta pesanti conseguenze sull'organismo fino al coma e alla morte.
Tipologia
Esistono i tipi naturali, semisintetici e sintetici dei farmaci narcotici:
- Naturali, estratti dalle piante: dalla pianta del papavero derivano la morfina ed eroina, mentre dalla pianta della coca la cocaina e il crack.
- Semisintetici, meperidina e metadone.
- Sintetici, fentanil.
Bibliografia
- Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
- Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.