Iato: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Omega Bot (discussione | contributi)
m Bot: orfanizzo template:Avvisounicode come da discussione
Riga 1: Riga 1:
{{Avvisounicode}}
Con il termine '''iato''' (dal [[lingua latina|latino]] ''hiatus'', "apertura") si indica un fenomeno [[Linguistica|linguistico]] che consiste nel dividere tra due [[Sillaba|sillabe]] due [[vocale|vocali]] (o meglio: due [[Vocoide|vocoidi]]) che altrimenti farebbero parte della stessa sillaba, vocali quindi che vengono accostate e pronunciate con due emissioni di voce.
Con il termine '''iato''' (dal [[lingua latina|latino]] ''hiatus'', "apertura") si indica un fenomeno [[Linguistica|linguistico]] che consiste nel dividere tra due [[Sillaba|sillabe]] due [[vocale|vocali]] (o meglio: due [[Vocoide|vocoidi]]) che altrimenti farebbero parte della stessa sillaba, vocali quindi che vengono accostate e pronunciate con due emissioni di voce.



Versione delle 16:49, 26 apr 2019

Con il termine iato (dal latino hiatus, "apertura") si indica un fenomeno linguistico che consiste nel dividere tra due sillabe due vocali (o meglio: due vocoidi) che altrimenti farebbero parte della stessa sillaba, vocali quindi che vengono accostate e pronunciate con due emissioni di voce.

Pronuncia

La pronuncia tradizionale di "iato" è /i'ato/, trisillabo (i-à-to)[1], ma la variante bisillaba è ammessa. Ugo Foscolo scriveva "il iato", Giosuè Carducci "gli iati"[2]. Il latinista Alfonso Traìna è per la pronuncia trisillaba, Luciano Canepàri preferisce quella bisillaba /'jato/[3].

La pronuncia oggi prevalente, lo iato /lo'jato/, non contiene iato bensì un suo opposto, il cosiddetto "dittongo ascendente", la sequenza di una consonante approssimante /j/ e di una vocale /a/, al contrario della pronuncia tradizionale l'iato /li'ato/ che contiene un vero iato.

Tipi di iato in italiano

Con iato nella grammatica italiana si intendono due fenomeni letteralmente distinti.

In primo luogo, si considera tradizionalmente iato l'incontro di due vocali "forti" /e, ɛ, a, ɔ, o/, con l'accento sulla prima vocale; in secondo luogo si considera iato l'incontro di due vocali "forti" con l'accento sulla seconda, oppure l'incontro di una vocale forte con una debole, la quale è però accentata.

Ogni lista ha delle restrizioni date all'inizio: a parte queste, non tutte le possibilità d'incontro sono attualmente realizzate nella lingua italiana; non si considerano pertinenti le parole dialettali né le interiezioni.

Nessi vocalici "forti"

  • /aa/ come in Nausicaa
  • /ae/ come in paese
  • /aɛ/ come in tetraedro
  • /ao/ come in aoristo
  • /ea/ come in beata
  • /ee/ come in idonee
  • /eo/ come in leoncino
  • /oa/ come in coacervo
  • /oe/ come in coesione
  • /oɛ/ come in coefora
  • /oo/ come in oospermia

Nessi vocalici con la prima vocale ("debole") accentata

Nessi vocalici con l'accento sulla seconda vocale

  • /a'i/ come in Caino
  • /a'e/ come in paese
  • /a'ɛ/ come in aereo
  • /a'a/ come in Sahara (pronuncia senza [h])
  • /a'ɔ/ come in Aosta
  • /a'o/ come in kaone (particella subatomica)
  • /a'u/ come in paura

Questa definizione di iato è però contestata da Piero Fiorelli[4] e da Luciano Canepari[5], che ritengono che solo l'ultima lista sia da considerarsi contenente veri iati: la prima e la seconda conterrebbero dittonghi a tutti gli effetti; anche nella metrica poetica, in effetti, i nessi vocalici "forti" (con l'accento sulla prima vocale) vengono solitamente considerati dittonghi, a meno che il poeta non usi la dieresi, che talvolta viene posta tipograficamente sulla prima vocale grafica.

Note

  1. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "iato", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  2. ^ Aldo Gabrielli, Il piacere dell'italiano (a cura di Paolo Pivetti) Milano, Mondadori. 1999
  3. ^ Luciano Canepari. Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana. Bologna, Zanichelli. 19992
  4. ^ Amerindo Camilli, Piero Fiorelli (a cura di). Pronuncia e grafia dell'italiano. Firenze, Sansoni. 19653
  5. ^ Luciano Canepari. Il MaPI – Manuale di pronuncia italiana. Bologna, Zanichelli. 20042b

Voci correlate

Altri progetti

  Portale Linguistica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di linguistica