Cimitero della Misericordia (Firenze): differenze tra le versioni
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Fu quindi ristrutturato nel [[1837]]-[[1839]] dall'ingegnere comunale [[Paolo Veraci]], che realizzò un insieme in stile classico due loggiati semicircolari saldati insieme da una cappella dedicata all'Immacolata Concezione: questa zona era destinata alle tombe "distinte". |
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Il cimitero venne completato tra il [[1878]] e il [[1886]] dall'architetto [[Michelangelo Maiorfi]], che aggiunse le due celle laterali e la facciata classicheggiante. L'ultima tumulazione avvenne nel giugno del 1896 con la sepoltura di Emilio Lapi. |
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Versione delle 11:56, 18 mar 2016
Cimitero dei Pinti | |
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L'ingresso | |
Tipo | civile |
Confessione religiosa | cattolica |
Stato attuale | dismesso |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Città | Firenze |
Costruzione | |
Periodo costruzione | 1747 |
Data apertura | 1747 |
Data chiusura | 1896 |
Ingegnere | Paolo Veraci |
Architetto | Michelangelo Maiorfi |
Tombe famose | Emilio de Fabris |
Mappa di localizzazione | |
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Il cimitero della Misericordia, detto anche dei Pinti perché costruito poco fuori l'allora esistente Porta a Pinti, si trova a Firenze in via degli Artisti, con affaccio su piazza Conti. La via prende questo nome dalle case che ospitarono gli "studi per artisti", fra i quali ci furono Guglielmo Ciardi e Giovanni Duprè, verso la metà dell'Ottocento, Mario Moschi dopo il 1923.
Storia e descrizione
Fu costruito in aperta campagna fuori Porta a Pinti per volere della Reggenza lorenese nel 1747 ed accolse i defunti dell'ospedale di Santa Maria Nuova, in particolare le persone sconosciute o non richieste dai parenti, i cui scheletri venivano poi anche usati per gli studi di anatomia. Le prescrizioni igieniche divennero comunque legge nel 1784 quando fu proibita l'inumazione in città.
Quando l'Arciconfraternita della Misericordia era in cerca di un nuovo luogo di sepoltura in una zona più vicina alla città rispetto al cimitero di Soffiano il Granduca Leopoldo II concesse in data 11 luglio 1824 la zona adiacente al vecchio cimitero dell'ospedale. Inizialmente il cimitero della Misericordia e dell'ospedale rimasero separati da un muro divisorio, ma in seguito, dopo un atto di rinuncia dell'ospedale, il cimitero della Misericordia poté essere ingrandito notevolmente, assumendo un aspetto monumentale.
Fu quindi ristrutturato nel 1837-1839 dall'ingegnere comunale Paolo Veraci, che realizzò un insieme in stile classico due loggiati semicircolari saldati insieme da una cappella dedicata all'Immacolata Concezione: questa zona era destinata alle tombe "distinte".
Il cimitero venne completato tra il 1878 e il 1886 dall'architetto Michelangelo Maiorfi, che aggiunse le due celle laterali e la facciata classicheggiante. L'ultima tumulazione avvenne nel giugno del 1896 con la sepoltura di Emilio Lapi.
Tra le personalità sepolte vi sono Vincenzo Batelli, Giovanni Baldasseroni, Emilio De Fabris e Giuseppe Barellai.
Bibliografia
- Guida d'Italia, Firenze e provincia, Milano, Edizioni Touring Club Italiano, 2007
- Foresto Niccolai (a cura di), L'urne de' forti, monumenti e iscrizioni sepolcrali, Firenze, Coppini Tipografi, 1997.
- AA.VV., La Misericordia di Firenze. Cimiteri monumentali, Firenze, Officine grafiche Firenze, 1983
- Alessandro Panajia, Una città silenziosa. Storie di vita e di morte dei Fratelli della Misericordia, sepolti nel Cimitero monumentale fiorentino di "Pinti", Pisa, Edizioni ETS, 2015
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su cimitero della Misericordia
Collegamenti esterni
- Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana, su web.rete.toscana.it.