Conte di Dysart: differenze tra le versioni

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==Creazione==
==Creazione==
Il titolo è stato creato nel [[1643]] per [[William Murray, I conte di Dysart|William Murray]], che in precedenza aveva rappresentato [[Fowey (città)|Fowey]] e [[East Looe]] nella [[Camera dei comuni (Regno Unito)|Camera dei comuni inglese]]. Era stato nominato Lord Huntingtower, allo stesso tempo, anche nella nobiltà scozzese. William Murray era un amico di [[Carlo I d'Inghilterra|Carlo I]]<ref name="Scots">{{cita libro|url=https://archive.org/stream/scotspeeragefoun03pauluoft#page/410/mode/2up|titolo=Murray, Earl of Dysart |author1-first=H. W. Forsyth |author1-last=Harwood |author2-first=Keith W. |author2-last=Murray |opera=[[The Scots Peerage]] |anno=1906 |editore=David Douglas |città=Edinburgh |volume=III |pp=401–420}} </ref> <ref name="Hunneyball">{{cita libro|nome=Paul |cognome=Hunneyball |url=http://www.historyofparliamentonline.org/volume/1604-1629/member/murray-william-1600-1655 |titolo=MURRAY, William (c.1600-1655), of St. Martin-in-the-Fields, Westminster and Ham, Surr. |opera=The History of Parliament: the House of Commons 1604-1629 |editor1-first=Andrew |editor1-last=Thrush |editor2-first=John P. |editor2-last=Ferris |anno=2010 |editore=[[Cambridge University Press]]}}</ref>.
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==Successione==
==Successione==
A [[William Murray, I conte di Dysart|William Murray]] successe la figlia, [[Elizabeth Murray, II contessa di Dysart|Elizabeth]]<ref name="Oxford Dictionary of National Biography">{{cita web|url=http://www.oxforddnb.com/view/article/19601 |titolo=Elizabeth Murray in ODNB |autore=Rosalind K. Marshall |anno=2004 |opera=Oxford Dictionary National Biography |accesso=13 marzo 2014}}</ref>. Gli successe il figlio del suo primo matrimonio, il terzo conte, che aveva già succeduto al padre come quarto Baronetto. Egli rappresentò [[Orford (Suffolk)|Orford]] e [[Suffolk]] nella [[Camera dei comuni (Regno Unito)|Camera dei comuni]] e fu [[Lord luogotenente di Suffolk]]<ref name="house">{{cita libro|titolo=The House of Commons 1690-1715 |nome=Josiah Clement |cognome=Wedgwood |editore=Cambridge University Press |anno=2002 | isbn=0-521-77221-4 |pp=648–649 | url=http://www.historyofparliamentonline.org/volume/1690-1715/member/tollemache-lionel-1649-1727 |accesso=14 marzo 2014}}</ref>. Gli successe il nipote, il quarto conte, che era stato eletto come [[High Steward]] di [[Ipswich]]. Il titolo passò al figlio maggiore, il quinto conte, che morì senza eredi e il titolo passò al suo fratello, il sesto conte<ref name="Scots"/>.
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Senza discendenti diretti il baronetto Tollemache si estinse alla morte del sesto conte nel [[1821]]. I titoli scozzesi sono stati ereditati dalla sorella, la settima contessa. Il figlio ed erede, William, era stato creato baronetto, di Hanby Hall nella [[Lincolnshire|Contea di Lincoln]], nel [[1793]]. Gli successe il nipote, l'ottavo conte, che rappresentò [[Ilchester]] in Parlamento (1827-1830)<ref name="Scots"/>. Gli successe il nipote, il nono conte, [[Lord luogotenente di Rutland]]<ref name="Scots"/>.
Senza discendenti diretti il baronetto Tollemache si estinse alla morte del sesto conte nel [[1821]]. I titoli scozzesi sono stati ereditati dalla sorella, la settima contessa. Il figlio ed erede, William, era stato creato baronetto, di Hanby Hall nella [[Lincolnshire|Contea di Lincoln]], nel [[1793]]. Gli successe il nipote, l'ottavo conte, che rappresentò [[Ilchester]] in Parlamento (1827-1830)<ref name="Scots"/>. Gli successe il nipote, il nono conte, [[Lord luogotenente di Rutland]]<ref name="Scots"/>.

Versione delle 07:08, 28 ott 2015

Conte di Dysart
Stemma del conte di Dysart
ParìaPari di Scozia
Data di creazione3 agosto 1643
Creato daCarlo I d'Inghilterra
Primo detentoreWilliam Murray, I conte di Dysart
Attuale detentoreJohn Grant, XIII conte di Dysart
Trasmissioneai discendenti diretti di Elizabeth Murray, II contessa di Dysart, in mancanza della quale ai suoi eredi di sorta
Titoli sussidiariLord Huntingtower
Manuale

Conte di Dysart (pronunciato "Die-z't") è un titolo nella Parìa di Scozia, creato nel 1643.

Creazione

Il titolo è stato creato nel 1643 per William Murray, che in precedenza aveva rappresentato Fowey e East Looe nella Camera dei comuni inglese. Era stato nominato Lord Huntingtower, allo stesso tempo, anche nella nobiltà scozzese. William Murray era un amico di Carlo I[1] [2].

Successione

A William Murray successe la figlia, Elizabeth[3]. Gli successe il figlio del suo primo matrimonio, il terzo conte, che aveva già succeduto al padre come quarto Baronetto. Egli rappresentò Orford e Suffolk nella Camera dei comuni e fu Lord luogotenente di Suffolk[4]. Gli successe il nipote, il quarto conte, che era stato eletto come High Steward di Ipswich. Il titolo passò al figlio maggiore, il quinto conte, che morì senza eredi e il titolo passò al suo fratello, il sesto conte[1].

Senza discendenti diretti il baronetto Tollemache si estinse alla morte del sesto conte nel 1821. I titoli scozzesi sono stati ereditati dalla sorella, la settima contessa. Il figlio ed erede, William, era stato creato baronetto, di Hanby Hall nella Contea di Lincoln, nel 1793. Gli successe il nipote, l'ottavo conte, che rappresentò Ilchester in Parlamento (1827-1830)[1]. Gli successe il nipote, il nono conte, Lord luogotenente di Rutland[1].

Alla morte del nono conte il baronetto e i titoli scozzesi si separarono. Il baronetto fu ereditato da un erede maschio, Lyonel, mentre la signoria e la contea passarono alla nipote Wynefryde, la decima contessa, figlia di Agnes Mary Manners Talmash (sorella del nono conte).

Gli successe la figlia, l'undicesima contessa. Nel 2003 gli successe la sorella, la dodicesima contessa. Alla sua morte, l'8 novembre 2011, gli successe il figlio, il tredicesimo conte e attuale detentore del titolo.

Conti di Dysart

L'erede è l'unico figlio dell'attuale conte, James Patrick Grant, Lord Huntingtower (1977).

Note

  1. ^ a b c d Murray, Earl of Dysart, collana The Scots Peerage, III, Edinburgh, David Douglas, 1906, pp. 401–420.
  2. ^ Paul Hunneyball, MURRAY, William (c.1600-1655), of St. Martin-in-the-Fields, Westminster and Ham, Surr., a cura di Thrush e John P. Ferris, collana The History of Parliament: the House of Commons 1604-1629, Cambridge University Press, 2010.
  3. ^ Rosalind K. Marshall, Elizabeth Murray in ODNB, su Oxford Dictionary National Biography, 2004. URL consultato il 13 marzo 2014.
  4. ^ Josiah Clement Wedgwood, The House of Commons 1690-1715, Cambridge University Press, 2002, pp. 648–649, ISBN 0-521-77221-4. URL consultato il 14 marzo 2014.
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