Entrata di bilancio (enti locali): differenze tra le versioni

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==== Titolo III ~ Entrate extratributarie ====
==== Titolo III ~ Entrate extratributarie ====
Le entrate extratributarie comprendono tutte le fonti di finanziamento del comune che non sono direttamente collegabili alla riscossione di [[Tributo (diritto)|tributi]]; comprendono, ad esempio, eventuali utili di aziene collegate o profitti ricavati dall'erogazione dei servizi pubblici o dall'affitto di beni immobili comunali a soggetti terzi.
Le entrate extratributarie comprendono tutte le fonti di finanziamento del comune che non sono direttamente collegabili alla riscossione di [[Tributo (diritto)|tributi]]; comprendono, ad esempio, eventuali utili di aziende collegate o profitti ricavati dall'erogazione dei servizi pubblici o dall'affitto di beni immobili comunali a soggetti terzi.


# Proventi dei servizi pubblici
# Proventi dei servizi pubblici

Versione delle 19:24, 16 feb 2015

Per entrata nel bilancio comunale si intende una somma di denaro che l'ente ha a sua disposizione come risorsa per il finanziamento delle spese di gestione ed eventuali investimenti di lungo periodo che il Comune intende realizzare sul suo territorio.

L'entrata rappresenta una delle due categorie principali in cui viene suddiviso il bilancio e comprende tutti gli introiti che, a vario titolo, sono di competenza del comune in accordo alle proprie funzioni. Tra questi, si trovano sia le tasse che i contributi e le imposte che il Comune prevede di incassare nel suo territorio, nonché i trasferimenti che riceverà da enti regionali, statali o altri enti pubblici (Es: INPS).


Gestione delle entrate

Una parte importante del bilancio comunale riguarda la gestione delle entrate (e, similmente, della spesa) che consiste nelle fasi attraverso cui si concretizza la realizzazione dell'entrata, intesa come l'acquisizione della somma di denaro da parte della Tesoreria comunale. Il ciclo si suddivide in tre fasi:

  • l’accertamento;
  • la riscossione;
  • il versamento.

Accertamento

Nella fase di accertamento [1] viene identificato il motivo per cui la somma di denaro deve essere pagata all’ente e, di conseguenza, si identificano:

  • il motivo che giustifica l’entrata;
  • l’idoneo titolo giuridico che giustifica la competenza del comune a incassare la somma di denaro corrispondente;
  • la somma di denaro che si prevede incassare;
  • il debitore.

Ad esempio, le entrate per imposte vengono accertate nel momento in cui si riconosce al Comune la competenza giuridica attribuitagli dallo Stato alla loro riscossione, si determinano le aliquote e si calcola quanto verrà incassato dal Comune al termine dell'anno.

Le entrate accertate vengono iscritte nel bilancio di previsione in accordo con la gestione di competenza. Eventuali discostamenti tra le entrate accertate e le entrate riscosse generano dei residui attivi da riportare nel bilancio consuntivo. È importante, infatti, sottolineare come l’accertamento di un'entrata non assicura che questa sia successivamente incassata: è infatti possibile che il Comune non riesca a riscuotere la somma dovuta e che, per conseguenza, si generi un residuo attivo [2].

Riscossione

Se la somma di denaro è pagata entro il 31 dicembre la Ragioneria emette, su richiesta del settore competente, un ordinativo d'incasso, associato all'accertamento dell'entrata corrispondente, che attesta l'avvenuto pagamento. L'ordinativo di incasso, così come tutti gli atti attinenti all'accertamento, è identificato da un numero progressivo e dall'anno finanziario in cui è emesso. L'emissione dell'ordinativo di incasso rappresenta il momento della riscossione[3], ovvero il momento in cui la somma di denaro accertata viene effettivamente pagata dal soggetto debitore, a seguito dell'esistenza di un motivo e di un idoneo titolo giuridico.

Ad esempio, si tratta del momento in cui il cittadino provvede al pagamento di un'imposta e salda così il debito verso l'ente comunale.

Versamento

La riscossione può coincidere con il versamento nel momento in cui il cittadino (o il soggetto terzo) paga la somma stabilita direttamente all'ente comunale; i due momenti differiscono quando il pagamento avviene in prima istanza verso un ente terzo (es. istituto di credito) che solo in seguito provvede al versamento nelle casse comunali [4].

Struttura entrate

All'interno del bilancio comunale le entrate sono suddivise in titoli, categorie e risorse, che corrispondono, rispettivamente, alla fonte di provenienza (titolo), alla tipologia di entrata (categoria) e all’oggetto dell’entrata (risorsa). Ogni voce è, quindi, identificata da un codice numerico. Ad esempio la "tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani", è codificata come 01.02.0300 che significa:

  • 01 - Titolo Primo - Entrate tributarie (Fonte di provenienza)
  • 02 - Categoria 02 - Tasse (Tipologia di entrata)
  • 0300 - Risorsa 0300 - Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Oggetto dell’entrata)

Di seguito il dettaglio della suddivisione, per titoli e categorie. Si ricorda, inoltre, che al pari della spesa, le entrate si dividono in conto corrente e conto capitale, a seconda che finanzino la gestione quotidiana dei servizi offerti dall’ente comunale oppure gli investimenti di lungo periodo.

Entrate in conto corrente

Le entrate in conto corrente comprendono il Titolo I, Titolo II e Titolo III delle entrate, e rappresentano tutte le risorse a disposizione dell'ente per il finanziamento delle spese di gestione annuali e l'erogazione dei servizi pubblici. Si tratta di entrate il cui andamento è simile di anno in anno e che derivano dal pagamento da parte dei cittadini di tributi o altre tariffe, da attività economiche complementari svolte dall'ente o da trasferimenti da parte di enti pubblici.

Titolo I Entrate tributarie

Le entrate tributarie sono costituite dalle entrate di competenza comunale derivanti dalla riscossione dei tributi. Costituiscono la cosiddetta autonomia finanziaria di un comune, ovvero la sua capacità di provvedere autonomamente al finanziamento della spesa.

  1. Imposte
  2. Tasse
  3. Tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie

Titolo II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e altri Enti Pubblici

Le entrate derivanti da contributi e trasferimenti da parte di enti terzi misurano, invece, il grado di dipendenza finanziaria del comune rispetto ad enti esterni.

  1. Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato
  2. Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione
  3. Contributi e trasferimenti dalla regione per funzioni delegate
  4. Contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari ed internazionali
  5. Contributi e trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico

Titolo III ~ Entrate extratributarie

Le entrate extratributarie comprendono tutte le fonti di finanziamento del comune che non sono direttamente collegabili alla riscossione di tributi; comprendono, ad esempio, eventuali utili di aziende collegate o profitti ricavati dall'erogazione dei servizi pubblici o dall'affitto di beni immobili comunali a soggetti terzi.

  1. Proventi dei servizi pubblici
  2. Proventi dai beni dell'ente
  3. Interessi su anticipazioni e crediti
  4. Utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di società
  5. Proventi diversi

Entrate in conto capitale

Le entrate in conto capitale vanno invece a finanziare la spesa per infrastrutture e per l'acquisto di beni immobili, e per tutti i progetti di lungo termine che il comune intende realizzare nel suo territorio. L'andamento di questo lato delle entrate è più soggetto a variazioni che dipendono dalle scelte politiche della giunta comunale. Una parte sostanziale è rappresentata anche dalle entrate per mutui e prestiti che vengono spesso richiesti in caso di progetti di lungo termine.

Titolo IV ~ Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti

Il Titolo IV rappresenta il primo titolo delle entrate in conto capitale e raggruppa i ricavi derivanti dalla vendita di beni immobili del comune, eventuali trasferimenti da parte dello Stato per la realizzazione di infrastrutture o altri progetti e la riscossione di crediti accumulati.

  1. Alienazione di beni patrimoniali
  2. Trasferimenti di capitale dallo Stato
  3. Trasferimenti di capitale dalla regione
  4. Trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico
  5. Trasferimenti di capitale da altri soggetti
  6. Riscossione di crediti

Titolo V ~ Entrate derivanti da accensioni di prestiti

Si tratta di categorie che identificano voci di denaro che l'ente comunale ha richiesto in prestito a enti terzi per il finanziamento della spesa in conto capitale.

  1. Anticipazioni di cassa
  2. Finanziamenti a breve termine
  3. Assunzione di mutui e prestiti
  4. Emissione di prestiti obbligazionari

Titolo VI ~ Entrate da servizi per conto di terzi

Le entrate da servizi per conto di terzi rappresentano un titolo unico che è interamente bilanciato dal titolo V della spesa, "Spese da servizi per conto di terzi". Si tratta, generalmente, di cauzioni che l'ente comunale riceve per l'utilizzo di beni comunali da parte di enti terzi, che sono, in seguito, restituite attraverso la relativa voce di spesa. In parole semplici, il titolo VI delle entrate e il titolo V della spesa sono titoli fittizi, il cui valore è sempre uguale, e che non hanno incidenza sul risultato di amministrazione complessivo[5].

Note