Coordinate: 42°43′36.48″N 12°44′16.08″E

Chiesa di San Pietro (Spoleto): differenze tra le versioni

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Nel [[1329]] fu incendiata dai [[ghibellini]], in occasione di una battaglia cittadina, e ricostruita negli anni successivi. L'interno fu trasformato alla fine del [[XVII secolo|diciassettesimo secolo]] secondo il gusto prevalente dell'epoca, come si legge su una lapide. Il [[barocco]] romano che caratterizza l'aula basilicale trova il suo completamento nell'elegantissima cupola ellittica, unica in [[Umbria]], che conferisce un forte senso di ascensionalità a tutto l'ambiente.
Nel [[1329]] fu incendiata dai [[ghibellini]], in occasione di una battaglia cittadina, e ricostruita negli anni successivi. L'interno fu trasformato alla fine del [[XVII secolo|diciassettesimo secolo]] secondo il gusto prevalente dell'epoca, come si legge su una lapide. Il [[barocco]] romano che caratterizza l'aula basilicale trova il suo completamento nell'elegantissima cupola ellittica, unica in [[Umbria]], che conferisce un forte senso di ascensionalità a tutto l'ambiente.


Nella basilica sono conservati e venerati i corpi del vescovo Pietro (?-[[594]]), che assistette alla creazione del [[Ducato di Spoleto|Ducato Longobardo]], e del santo vescovo spoletino Giovanni II (vescovo dal 492 al 546, anno presumibile della morte), martirizzato sotto i [[Goti]] comandati da [[Totila]], e traslato dalla [[Chiesa di Sant'Eufemia (Spoleto)|Chiesa di Sant'Eufemia]] in data sconosciuta <ref>{{Cita libro | titolo=Movimento eremitico femminile nel Monteluco | nome=Mario | cognome=Salmi | url_capitolo=http://books.google.it/books?id=mPkSSFVi77kC&pg=PA493&lpg=PA493&dq=mario+salmi+le+bizzoche&source=bl&ots=QWOmjX6s9G&sig=6eIhAEBDP2FFMYBfxiCDP9YlgL0&hl=en&sa=X&ei=c5cfU9vvM8al4ATTxYHADA&ved=0CDQQ6AEwAQ#v=onepage&q=passione%20di%20san%20giovanni&f=false | opera=Storie di Bizzoche: tra Umbria e Marche | editore= Raccolta di Studi e Testi - Edizioni di Storia e Letteratura | città=Roma | anno=1995 | p=71 | ISBN= 9788884989192}}</ref> <ref>{{cita libro | nome=Achille |cognome=Sansi |titolo=Degli edifici e dei frammenti storici delle antiche età di Spoleto |anno=1993 |editore=Arnaldo Forni Editore|città=Sala bolognese}} Ristampa anastatica dell'edizione Folognano, Stab. tip. e lit. di P. Sgariglia, 1869 p. 183</ref> <ref>{{Cita libro | nome=Luigi | cognome=Fausti | titolo= Del sepolcro di S. Giovanni Arcivescovo di Spoleto martire| anno= 1911 | editore= Castelplanio, L. Romagnoli | |}}</ref>. Vi sono, inoltre, alcune lapidi marmoree appartenenti a diverse epoche.
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==Note==
==Note==

Versione delle 08:53, 21 ago 2014

Chiesa di San Pietro
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Umbria
LocalitàSpoleto
Coordinate42°43′36.48″N 12°44′16.08″E{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina
ReligioneCristiana cattolica di rito romano
TitolarePietro apostolo
DiocesiArcidiocesi di Spoleto-Norcia
Stile architettonicoRomanico e Barocco
Inizio costruzioneXII secolo
CompletamentoXVII secolo

La basilica di San Pietro extra moenia fu costruita su un poggio alle falde del monte Luco di Spoleto dal vescovo spoletino Achilleo, all'inizio del quinto secolo, come luogo cimiteriale per i vescovi, ma già dal settimo secolo a.C. l'area su cui insiste era adibita a sepoltura. Durante i secoli successivi conobbe diversi interventi di restauro e di ammodernamento, di cui il più importante fu quello che, alla fine del dodicesimo secolo, strutturò l'attuale facciata con gli splendidi altorilievi che la rendono una delle più belle dell'Umbria, che illustrano scene relative alla vita del santo apostolo ed episodi di intento moralistico tratti dalla novellistica medievale (Il leone e il boscaiolo, La volpe finta morta e i corvi, Il lupo studente e il montone).

La basilica è accesibile tramite un'ampia scalinata seicentesca e presenta un impianto a tre navate con pilastri che sorreggono archi a tutto sesto.

Nel 1329 fu incendiata dai ghibellini, in occasione di una battaglia cittadina, e ricostruita negli anni successivi. L'interno fu trasformato alla fine del diciassettesimo secolo secondo il gusto prevalente dell'epoca, come si legge su una lapide. Il barocco romano che caratterizza l'aula basilicale trova il suo completamento nell'elegantissima cupola ellittica, unica in Umbria, che conferisce un forte senso di ascensionalità a tutto l'ambiente.

Nella basilica sono conservati e venerati i corpi del vescovo Pietro (?-594), che assistette alla creazione del Ducato Longobardo, e del santo vescovo spoletino Giovanni II (vescovo dal 492 al 546, anno presumibile della morte), martirizzato sotto i Goti comandati da Totila, e traslato dalla Chiesa di Sant'Eufemia in data sconosciuta [1] [2] [3]. Vi sono, inoltre, alcune lapidi marmoree appartenenti a diverse epoche.

Note

  1. ^ Mario Salmi, http://books.google.it/books?id=mPkSSFVi77kC&pg=PA493&lpg=PA493&dq=mario+salmi+le+bizzoche&source=bl&ots=QWOmjX6s9G&sig=6eIhAEBDP2FFMYBfxiCDP9YlgL0&hl=en&sa=X&ei=c5cfU9vvM8al4ATTxYHADA&ved=0CDQQ6AEwAQ#v=onepage&q=passione%20di%20san%20giovanni&f=false, in Movimento eremitico femminile nel Monteluco, collana Storie di Bizzoche: tra Umbria e Marche, Roma, Raccolta di Studi e Testi - Edizioni di Storia e Letteratura, 1995, p. 71, ISBN 978-88-8498-919-2.
  2. ^ Achille Sansi, Degli edifici e dei frammenti storici delle antiche età di Spoleto, Sala bolognese, Arnaldo Forni Editore, 1993. Ristampa anastatica dell'edizione Folognano, Stab. tip. e lit. di P. Sgariglia, 1869 p. 183
  3. ^ Luigi Fausti, Del sepolcro di S. Giovanni Arcivescovo di Spoleto martire, Castelplanio, L. Romagnoli, 1911.

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