Monte San Giovanni Campano: differenze tra le versioni

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Da quel giorno ebbe inizio il caos postale per la nostra città; esisteva, infatti, con il nome di “Monte San Giovanni”, un altro paese nei pressi di Rieti e, quotidianamente, i disguidi postali arrecavano danni alla Pubblica Amministrazione, agli Enti ed ai privati. Si cominciò a discutere di porre un rimedio a tale grave inconveniente, fino a quando, il 17 luglio 1872, il Consiglio Comunale di MONTE SAN GIOVANNI, sollecitato dalle Superiori Autorità, deliberò di aggiungere al nome della Città l’aggettivo “CAMPANO” in ricordo dell’appartenenza della Città, fino al 1870, alla Provincia di Campagna dello Stato Pontificio (Campagna in latino ecclesiastico era tradotto “Campania”). Con Decreto Reale num. 1050 del 5 ottobre 1872, si autorizzavano alcuni Comuni della Provincia di Roma ad assumere le nuove denominazioni deliberate dai Consigli Comunali.
Da quel giorno ebbe inizio il caos postale per la nostra città; esisteva, infatti, con il nome di “Monte San Giovanni”, un altro paese nei pressi di Rieti e, quotidianamente, i disguidi postali arrecavano danni alla Pubblica Amministrazione, agli Enti ed ai privati. Si cominciò a discutere di porre un rimedio a tale grave inconveniente, fino a quando, il 17 luglio 1872, il Consiglio Comunale di MONTE SAN GIOVANNI, sollecitato dalle Superiori Autorità, deliberò di aggiungere al nome della Città l’aggettivo “CAMPANO” in ricordo dell’appartenenza della Città, fino al 1870, alla Provincia di Campagna dello Stato Pontificio (Campagna in latino ecclesiastico era tradotto “Campania”). Con Decreto Reale num. 1050 del 5 ottobre 1872, si autorizzavano alcuni Comuni della Provincia di Roma ad assumere le nuove denominazioni deliberate dai Consigli Comunali.


Il 13 giungo 2004 ebbe luogo, con esito negativo, un referendum popolare per l’abolizione di “Campano”.
Il 13 giugno 2004 ebbe luogo, con esito negativo, un referendum popolare per il ritorno al nome di “Monte San Giovanni” con l'abolizione dell'appellativo “Campano”.<ref>{{cita web|url=http://www.cassino2000.com/cdsc/studi/archivio/n27/n27p06.html|titolo=Le variazioni della denominazione di alcuni comuni dell’alta Terra di Lavoro|editore=www.cassino2000.org|accesso=18-11-2009}}</ref>


== Castello ==
== Castello ==

Versione delle 00:15, 19 nov 2009

Template:S comuni Template:Comune Monte San Giovanni Campano è un comune di 12.788 abitanti in provincia di Frosinone.

Il nome

Sulla nascita del Capoluogo che rappresenta il centro storico della città ed attorno al quale, con il trascorrere dei secoli, si svilupparono gli altri nuclei abitati e sull’origine del PRIMO NOME DELLA CITTÀ, CASTELFORTE, esistono due versioni scaturite dagli studi dei due maggiori storici locali: Pio Valeriani e Vincenzo Belli.

VERSIONE DI PIO VALERIANI: La caduta dell’Impero Romano, le invasioni barbariche e la guerra greco-gotica provocarono la dissoluzione delle strutture esistenti e, di conseguenza, un profondo mutamento della vita sociale. Andarono in rovina il sistema di comunicazioni viarie, gli acquedotti, i sistemi di difesa fino ad allora validi e le popolazioni, perciò, furono costrette ad abbandonare le regioni più basse disposte lungo le vie per rifugiarsi in luoghi più alti, adatti alla difesa ed alla sicurezza. Solo verso la metà dell’VIII secolo questo nuovo modo di vita iniziò a dare i suoi frutti con l’affermazione di nuove istituzioni agrarie, un risorgente spirito associativo, la nascita di villaggi sotto la potente protezione dei Vescovi della Chiesa. Il fenomeno dell’INCASTELLAMENTO è tipico delle regioni del nascente Stato Pontificio: esso incanalava l’impulso demografico e produttivo entro forme istituzionali. Sorsero così i CASTRA, posti sull’alto di colline e di dossi, spesso circondati da torrenti e da fiumi, muniti di cinte fortificate che proteggevano e controllavano le terre circostanti. La protezione dei signori e baroni riduceva a loro dipendenti gli abitanti che preferivano essere sottomessi in un luogo concentrato e fortificato che essere liberi in un insediamento aperto e disperso. È in questo contesto storico, politico e sociale che si inserisce l’origine della Città; il centro, edificato sulla sella che congiunge il Colle roccioso sul quale fu costruito il castello a difesa dell’abitato sottostante con il vicino Colle San Marco, fu chiamato CASTELFORTE, quasi ad indicarne la naturale posizione strategica.

VERSIONE DI VINCENZO BELLI: Pressappoco ove attualmente sorge Casamari, si estendeva Cereate, ricca città romana, che nel V secolo d.c. cominciò a subire i colpi delle invasioni barbariche. I Cereatini, dopo anni di eccidi e distruzioni, decisero di abbandonare la loro città per trovare rifugio sul colle distante qualche miglio verso sud-est, seminascosto e coperto da fitta vegetazione ed alla nuova residenza fu dato il nome di CASTELFORTE, come a designare la resistenza che il baluardo poteva offrire contro eventuali nuove incursioni. E’ da ritenere probabile che i contadini di Cereate si siano insediati nella sottostante bassura a nord-est, l’attuale Ciavaito, perché questa denominazione facilmente sarà derivata da Cereatino, come ricordo nostalgico di provenienza. La discendenza dai Cereatini dei monticiani è dimostrata dal dialetto di questi, che non ha nulla in comune con quelli degli abitanti dei centri vicini, quali Boville Ernica e Veroli, per non dire altri. Il dialetto monticiano, infatti, non ha cadenza o flessione particolare, ma è dolce, piano e conserva molte parole di latino classico e ciò si spiega con il fatto che i Cereatini, per l’importanza della loro città, avevano perduto la rozzezza primitiva. Anche la forma della ciocia, usata dai contadini monticiani fino a pochi decenni fa, era diversa da quelle dei paesi vicini, per cui si può ritenere che gli abitanti di Monte San Giovanni rappresentino un’isola etnica tra i discendenti degli Ernici e dei Volsci.

LA SECONDA DENOMINAZIONE – MONTE SAN GIOVANNI - deriva dal Monastero dedicato ai Santi Giovanni Battista ed Evangelista, edificato dai Benedettini a ridosso del versante sud-ovest del Colle San Marco, in località Bellezza, nei primi decenni del sesto secolo; è tradizione che lo stesso San Benedetto da Norcia passasse per Castelforte (come già detto, primo nome di Monte San Giovanni) e fondasse il Monastero per un duplice scopo: dare ai suoi frati un alloggio sicuro durante i loro trasferimenti da Subiaco a Montecassino; convertire gli abitanti del luogo al Cristianesimo. Proprio di fronte a Bellezza, infatti, a poche centinaia di metri, doveva esistere un tempio dedicato al Dio Giano (Ianus), il Dio bifronte dei Romani, su un colle che ancora oggi si chiama Colle Ianese (Colianese); il tempio forse fu distrutto dallo stesso San Benedetto che, al Dio bifronte dei Romani, sostituì i doppi Giovanni, corrispondenti Santi cristiani.

LA STORIA DEL TERZO NOME – MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO – inizia il 20 settembre del 1870, con l’entrata in Roma delle truppe italiane, allorquando veniva a cessare il dominio temporale dei Papi. Dopo il plebiscito del 2 ottobre successivo con il quale il Popolo Romano accettava l’unione delle Province Romane al Regno d’Italia, con il Decreto Reale num. 5903 del giorno 9 dello stesso mese, veniva sancito che Roma e le Province Romane costituivano la Provincia di Roma, divisa in cinque circondari: Roma, Viterbo, Frosinone, Velletri, Civitavecchia. Al Circondario di Frosinone appartenevano i Comuni di Frosinone, Alatri, Anagni, Ceccano, Ceprano, Ferentino, Guarcino, Monte San Giovanni, Paliano, Piperno, Sonnino, Vallecorsa, Veroli. Il Decreto entrava in vigore il 5 novembre 1870. Da quel giorno ebbe inizio il caos postale per la nostra città; esisteva, infatti, con il nome di “Monte San Giovanni”, un altro paese nei pressi di Rieti e, quotidianamente, i disguidi postali arrecavano danni alla Pubblica Amministrazione, agli Enti ed ai privati. Si cominciò a discutere di porre un rimedio a tale grave inconveniente, fino a quando, il 17 luglio 1872, il Consiglio Comunale di MONTE SAN GIOVANNI, sollecitato dalle Superiori Autorità, deliberò di aggiungere al nome della Città l’aggettivo “CAMPANO” in ricordo dell’appartenenza della Città, fino al 1870, alla Provincia di Campagna dello Stato Pontificio (Campagna in latino ecclesiastico era tradotto “Campania”). Con Decreto Reale num. 1050 del 5 ottobre 1872, si autorizzavano alcuni Comuni della Provincia di Roma ad assumere le nuove denominazioni deliberate dai Consigli Comunali.

Il 13 giugno 2004 ebbe luogo, con esito negativo, un referendum popolare per il ritorno al nome di “Monte San Giovanni” con l'abolizione dell'appellativo “Campano”.[1]

Castello

Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Monte San Giovanni Campano.

Nel comune si trova un castello medievale dell'XI secolo.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[2]

Amministrazione comunale

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Personaggi legati a Monte San Giovanni Campano

Galleria

Collegamenti esterni

  • www.museomentana.it - È il Museo nazionale della Campagna dell'Agro Romano per la liberazione di Roma con notizie e cimeli relativi all'episodio del 26 ottobre 1867 alla Casina Valentini dove avvenne uno degli episodi più eroici del nostro risorgimento come ricordato in una targa marmorea dall'amministrazione comunale il 3 maggio 1990.
  • www.montesangiovanni.org - Il Portale di Monte San Giovanni Campano; meravigliosa terra ricca di storia, bellezze naturali, chiese e tradizioni. Questo sito web propone una visita virtuale in questa stupenda terra.

Template:Provincia di Frosinone Template:Comunità Montana Monti Ernici

  1. ^ Le variazioni della denominazione di alcuni comuni dell’alta Terra di Lavoro, su cassino2000.com, www.cassino2000.org. URL consultato il 18-11-2009.
  2. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 03-01-2022.