Chiesa Rossa (Turchia): differenze tra le versioni

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== Attività di restauro ==
== Attività di restauro ==
Nel 2011 è iniziato un programma di lavori di restauro della chiesa. La raccolta fondi internazionale ha raccolto {{m|500000|u=€}} per finanziare il lavoro. İsmet Ağaryılmaz, un professore in pensione che in precedenza ha insegnato tecniche di restauro presso l'Università tecnica di Yıldız, ha diretto il progetto.
Nel 2011 è iniziato un programma di lavori di restauro della chiesa. La raccolta fondi internazionale ha raccolto {{m|500000|u=€}} per finanziare il lavoro. İsmet Ağaryılmaz, un professore in pensione che in precedenza ha insegnato tecniche di restauro presso l'Università tecnica di Yıldız, ha diretto il progetto.

2024 La chiesa purtroppo, nonostante le iniziative privat, non ha subìto alcun restauro.


== Note ==
== Note ==

Versione delle 14:39, 29 apr 2024

Kizil Kilise
La Chiesa Rossa
StatoBandiera della Turchia Turchia
Divisione 1Regione dell'Anatolia Centrale
LocalitàGüzelyurt
ReligioneCristiana
Stile architettonicobizantino
CompletamentoVI secolo

La Chiesa Rossa, conosciuta anche come Sivrihisar Kizil Kilise per distinguerla da altre strutture chiamate Kizil Kilise, è una chiesa del VI secolo parzialmente in rovina nel distretto di Güzelyurt nella provincia di Aksaray, in Turchia. La chiesa prende il nome dalla pietra rossa usata per costruirla. L'edificio è elencato nella World Monuments Watch dal 2008.

Storia

Probabilmente eretta nel VI secolo durante il regno dell'imperatore bizantino Giustiniano I (527–565), l'edificio è uno dei più antichi santuari cristiani della regione della Cappadocia. La chiesa era probabilmente dedicata a San Gregorio di Nazianzezo, uno dei padri cappadoci.[1]

La Chiesa Rossa nell'aprile 2017, dopo il restauro del 2011.

Nella Cappadocia centrale e orientale nel V e VI secolo erano comuni le chiese con pianta a croce.[2] La Chiesa Rossa segue questa forma, utilizzando pietre vulcaniche locali tagliate in blocchi regolari da lavoratori altamente qualificati. Da un punto di vista architettonico, l'elemento più caratteristico della chiesa è la sua cupola centrale, eretta sopra un tamburo ottagonale.[1][3] Otto finestre bucano il tamburo, inondando la navata di luce. L'unica aggiunzione successiva all'edificio è il nartece; la chiesa, seppur danneggiata, conserva ancora la sua forma originaria. La presenza di enormi architravi rifiniti con una tecnica altamente professionale suggerisce un utilizzo come cappella imperiale o funeraria. I pellegrini che attraversavano l'Anatolia sulla strada per Gerusalemme, lungo un antico percorso, potevano facilmente raggiungere la chiesa.

L'archeologa e scrittrice britannica Gertrude Bell (1868-1926), fotografò e misurò la Chiesa Rossa nel 1907.

Attività di restauro

Nel 2011 è iniziato un programma di lavori di restauro della chiesa. La raccolta fondi internazionale ha raccolto 500000 € per finanziare il lavoro. İsmet Ağaryılmaz, un professore in pensione che in precedenza ha insegnato tecniche di restauro presso l'Università tecnica di Yıldız, ha diretto il progetto.

2024 La chiesa purtroppo, nonostante le iniziative privat, non ha subìto alcun restauro.

Note

  1. ^ a b wmf.org, http://www.wmf.org/dig-deeper/publication/kizil-kilise-red-church.[collegamento interrotto]
  2. ^ R. Krautheimer, "Early Christian and Byzantine Architecture", 1986, p164.
  3. ^ Cappadocia loving French association to save Red Church, in Hürriyet Daily News, 25 May 2007. URL consultato il 14 October 2014.

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