Antonio De Fantis: differenze tra le versioni

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Studiò probabilmente alla scuola di lettere greche e latine del Rolandello e poi alla scuola di filosofia, dotata di un lettore [[Duns Scoto|scotista]] e uno [[tomista]]. Allo [[Studio di Padova]] fu discepolo di [[Antonio Trombetta]], frate minore e "Metaphisicae professor", scotista, e quindi pubblicò degli scritti scotisti.<ref name="DBI" />
Studiò probabilmente alla scuola di lettere greche e latine del Rolandello e poi alla scuola di filosofia, dotata di un lettore [[Duns Scoto|scotista]] e uno [[tomista]]. Allo [[Studio di Padova]] fu discepolo di [[Antonio Trombetta]], frate minore e "Metaphisicae professor", scotista, e quindi pubblicò degli scritti scotisti.<ref name="DBI" />


Dopo essere diventato professore dello Studio, collaborò per 16 anni con Miroslav Ciltro e dedicò il suo ''Speculum rationale'', del 1504, a Morosini. Quest'ultimo accettò avendo ricevuto elogi dell'opera da Trombetta, [[Girolamo Monopolitano]], [[Maurizio Ibernico]], [[Gabriele Zerbo]] e [[Pietro Pomponazzi]]. L'opera diventò un libro di testo comune nell'ordine per la dottrina di [[Aristotele]] e [[Averroè]]. Pur rimanendo laico, pubblicò opere di crescente intensità religiosa.<ref name="DBI" />
Dopo essere diventato professore dello Studio, dedicò il suo ''Speculum rationale'', del 1504, a Morosini. Quest'ultimo accettò avendo ricevuto elogi dell'opera da Trombetta, [[Girolamo Monopolitano]], [[Maurizio Ibernico]], [[Gabriele Zerbo]] e [[Pietro Pomponazzi]]. L'opera diventò un libro di testo comune nell'ordine per la dottrina di [[Aristotele]] e [[Averroè]]. Pur rimanendo laico, pubblicò opere di crescente intensità religiosa.<ref name="DBI" />


== Note ==
== Note ==

Versione delle 21:51, 17 ago 2023

Antonio De Fantis (Treviso, 1460/1470Venezia, 1533) è stato un teologo italiano.[1]

Biografia

Tabula generalis, 1516

Studiò probabilmente alla scuola di lettere greche e latine del Rolandello e poi alla scuola di filosofia, dotata di un lettore scotista e uno tomista. Allo Studio di Padova fu discepolo di Antonio Trombetta, frate minore e "Metaphisicae professor", scotista, e quindi pubblicò degli scritti scotisti.[1]

Dopo essere diventato professore dello Studio, dedicò il suo Speculum rationale, del 1504, a Morosini. Quest'ultimo accettò avendo ricevuto elogi dell'opera da Trombetta, Girolamo Monopolitano, Maurizio Ibernico, Gabriele Zerbo e Pietro Pomponazzi. L'opera diventò un libro di testo comune nell'ordine per la dottrina di Aristotele e Averroè. Pur rimanendo laico, pubblicò opere di crescente intensità religiosa.[1]

Note

  1. ^ a b c DBI.

Opere

Collegamenti esterni

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