Sindrome da donna bianca scomparsa

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La sindrome da donna bianca scomparsa (Missing white woman syndrome (MWWS) nella sua formulazione originaria in lingua inglese) è il grado di copertura sproporzionato in televisione, radio, giornali e riviste riguardo ad avversità, il più delle volte un caso di persona scomparsa, che coinvolge una giovane, bianca, di classe medio-alta (spesso bionda) bella donna o ragazza. Questo grado di copertura è di solito in contrasto con casi riguardanti un uomo scomparso, o donne scomparse di altre etnie, classi socio-economiche o bellezza[1][2].

È ritenuto un fenomeno culturale talvolta legato ad inconscio razzismo e/o sessismo benevolo/maschilismo[3], mentre psicologicamente potrebbe trattarsi di un meccanismo inconscio di autoidentificazione o identificazione della propria cerchia con i tratti somatici della donna bianca; l'attenzione mediatica avviene di conseguenza alla società e alla maggioranza bianca del luogo in questione.

Copertura dei media[modifica | modifica wikitesto]

Il professor Provost, presidente del National Center for Missing Adults, ritiene che i media tendono a concentrarsi su "damigelle in pericolo", un topos della cultura occidentale, tipicamente giovani donne benestanti bianche e adolescenti[4]. Porta ad esempio le sparizioni di Laci Peterson e Natalee Holloway, che diventarono in USA notizie sensazionali, mentre una donna incinta nero/ispanica di nome LaToyia Figueroa scomparsa da Philadelphia tre anni più tardi ha attirato meno l'attenzione nazionale, nonostante gli sforzi della sua famiglia di ricorrere ai mezzi di comunicazione per aiutare a trovarla (Figueroa fu poi trovata assassinata)[5]. Un osservatore ha visto anche contrasti tra l'attenzione ricevuta da Peterson e Evelyn Hernandez che era incinta di nove mesi quando è scomparsa nel 2002.[6].

Due casi di omicidio nel Regno Unito sono stati portati come esempi di sindrome da donna bianca scomparsa: l'omicidio di Hannah Williams e l'omicidio di Danielle Jones. Anche se entrambe le vittime erano adolescenti bianche, Jones ha ricevuto più copertura rispetto Williams. È stato suggerito che questo è perché Jones era una studentessa di classe medio-alta, mentre Williams figlia di un'operaia divorziata[7]. Un portavoce della polizia ha descritto la madre Williams come "non proprio materiale da conferenza stampa " e, mentre Jones ha continuato a dominare i titoli dei giornali, Williams è stata quasi immediatamente dimenticata dai mezzi di informazione. La National Missing Persons Helpline riscontrò, commentando il caso, che i mezzi di informazione che trattano storie di rapimento o omicidio chiedono spesso se il soggetto era di sesso femminile, all'interno di una particolare fascia di età e con un particolare sfondo sociale[8][9].

Secondo uno studio pubblicato su The Law and Society Association, le donne indigene scomparse in Canada ricevono una copertura mediatica 27 volte inferiore rispetto alle donne bianche, oltre a ricevere "titoli, articoli e immagini meno appassionanti e dettagliati".[10]

In Italia, il caso di Sarah Scazzi è stato portato come esempio della sindrome da donna bianca scomparsa, a causa della lunga e costante copertura dei media per tale notizia.[11] Analogo esempio è stato fatto per l'ampia copertura (non sempre favorevole) sui rapimenti di giovani donne all'estero[12] maggiore di quella ricevuta da analoghi maschili.

Derivazioni del fenomeno sono considerate le ampie coperture mediatiche verso omicidi o presunti tali o crimini violenti contro donne e ragazze bianche, spesso più accentuato se i colpevoli sono di altre etnie, e anche simpatie o interesse per bianche coinvolte in processi penali, se di aspetto attraente o giovani.[13]

Il caso Lynch[modifica | modifica wikitesto]

Un esempio della "sindrome" è stata la parzialità dei media riguardo al soldato statunitense Jessica Lynch rispetto a quella delle sue commilitoni, Shoshana Johnson e Lori Piestewa. Tutte e tre sono cadute in un'imboscata nello stesso attacco durante la guerra in Iraq il 23 marzo 2003, con Piestewa uccisa e Lynch e Johnson ferite e fatte prigioniere. Lynch, una ragazza giovane, bionda, bianca, ha ricevuto molta più copertura mediatica di Johnson (una donna di colore e ragazza madre) e Piestewa (una Hopi proveniente da un ambiente povero, anche lei madre single): i critici dei media suggeriscono che i mezzi di comunicazione han dato più attenzione alla donna con la quale il pubblico avrebbe potuto più facilmente identificarsi[14][15].

Lynch stessa, una volta liberata e in patria, mosse dure critiche riguardo a questa copertura sproporzionata concentrata solo su di lei, affermando in una testimonianza davanti al Comitato del Congresso degli Stati Uniti sulla sorveglianza e riforma del Governo[16]:

(EN)

«I am still confused as to why they chose to lie and tried to make me a legend when the real heroics of my fellow soldiers that day were, in fact, legendary. People like Lori Piestewa and First Sergeant Dowdy who picked up fellow soldiers in harm's way. Or people like Patrick Miller and Sergeant Donald Walters who actually fought until the very end. The bottom line is the American people are capable of determining their own ideals of heroes and they don't need to be told elaborate tales.»

(IT)

«Sono ancora confusa sul motivo per cui hanno scelto di mentire e hanno cercato di fare di me una leggenda quando il reale eroismo dei miei commilitoni quel giorno fu davvero leggendario. Persone come Lori Piestewa e il Primo Sergente Dowdy, che raccolse commilitoni in pericolo. Oppure gente come Patrick Miller e il sergente Donald Walters che hanno realmente combattuto fino alla fine. Alla fine c'è il popolo americano che è in grado di determinare da sé i propri ideali di eroi e non ha bisogno che gli si raccontino storie elaborate.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tom Foreman, Diagnosing 'Missing White Woman Syndrome', in CNN.com, 14 marzo 2006. URL consultato il 7 luglio 2011.
    «phrase invoked by Sheri Parks, a professor of American studies at the University of Maryland, College Park»
  2. ^ Eugene Robinson, (White) Women We Love, in The Washington Post, 10 giugno 2005. URL consultato il 7 luglio 2011.
    «choosing only young, white, middle-class women for the full damsel treatment»
  3. ^ Sommers, Zach (Spring 2016). "Missing White Woman Syndrome: An Empirical Analysis of Race and Gender Disparities in Online News Coverage of Missing Persons". Journal of Criminal Law & Criminology. 106 (2): 275–314. Retrieved May 16, 2017
  4. ^ David Krajicek, Damsels in Distress, in TruTV.com, p. 3. URL consultato il 7 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2011).
  5. ^ CNN Transcript, Transcripts.cnn.com, 17 marzo 2006. URL consultato il 24 novembre 2010.
  6. ^ Kelly St. John, Eerily similar case languishes in obscurity; Torso of missing pregnant mom was found in S.F. Bay last year, in San Francisco Chronicle, 21 aprile 2003. URL consultato il 24 novembre 2010.
  7. ^ Fiona Brookman, Understanding Homicide, Sage Publications, 2005, p. 257, ISBN 0-7619-4755-8.
  8. ^ Jeff Ferrell, Cultural Criminology Unleashed, Routledge Cavendish, 2004, pp. 113-114, ISBN 1-904385-37-0.
  9. ^ Nicole Martin, Why police have poured all their resources into the hunt (XML), in The Daily Telegraph, Londra, 24 aprile 2002.
  10. ^ Gilchrist, Kristen. "Invisible Victims: Disparity in Print-News Media Coverage of Missing/Murdered Aboriginal and White Women" Paper presented at the annual meeting of the The Law and Society Association, Hilton Bonaventure, Montreal, Quebec, Canada, May 27, 2008. 2011-06-08 http://www.allacademic.com/meta/p239140_index.html[collegamento interrotto]
  11. ^ Violetta Bellocchio, Cercasi donna bianca, in Studio, 1º aprile 2011. URL consultato il 16 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2012).
  12. ^ Casi di Rossella Urru, Silvia Romano, Greta Ramelli e Vanessa Bianchi, Simona Pari e Simona Torretta
  13. ^ Paul Farhi, Bad girls and gone girls: Why the media tired of 'missing white women', 13 dicembre 2015. URL consultato l'8 settembre 2017.
  14. ^ (EN) Williams Douglas, A case of race? One POW acclaimed, another ignored, in Seattle Times, 9 novembre 2003 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2004).
  15. ^ Osha Gray Davidson, The Forgotten Soldier, su rollingstone.com, Rolling Stone Magazine ALT mirror article, 27 maggio 2004. URL consultato il 31 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2009).
  16. ^ Testimony of Jessica Lynch (PDF), Committee on Oversight and Government Reform. URL consultato il 2 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2009).
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