Sinagoga grande corale di Hrodna

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Sinagoga grande corale di Hrodna
Большая хоральная синагога
StatoBandiera della Bielorussia Bielorussia
LocalitàHrodna
Coordinate53°40′44.81″N 23°49′30.36″E / 53.679114°N 23.825099°E53.679114; 23.825099
ReligioneEbraismo
ArchitettoIlya Frounkin
Stile architettonicoeclettico
Inizio costruzione1902
Completamento1905
Demolizione1944
Sito webwww.jewishgrodno.com

La sinagoga grande corale di Hrodna, costruita tra il 1902 e 1905, è situata a Hrodna, in Bielorussia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'esterno della sinagoga
Interno (restaurato)
Veduta esterna (prima del restauro)

Hroda (Grodno) è una dei luoghi storici della presenza ebraica nella regione sin dal XVI sec.[1] Una prima sinagoga fu costruita a Hrodna in legno in stile barocco nel 1575-80 su progetto dell'architetto italiano Santi Gucci. Quando essa bruciò nel 1677 fu ricostruita al suo posto. Quando un altro incendio scoppiò nel 1899, la comunità locale incaricò l'architetto Ilya Frounkin di preparare il progetto di un nuovo edificio. La popolazione ebraica di Grodno era allora di circa 30.000 unità, più del 60% degli abitanti della città.

Frounklin ideò un grande edificio monumentale che all'esterno si presenta con una massiccia ma elegante struttura in stile eclettico, mentre l'interno riprende uno schema tradizionale delle sinagoghe polacche con una sala a pianta centrale con quattro grandi colonne che delimitano al centro l'area del leggio, sorreggendo i soffitti a volta, riccamente decorati con rilievi a stucco.

Durante l'occupazione tedesca della Bielorussia (1941-1944), il ricco interno dell'edificio subì gravi danni e gli arredi andarono perduti. I tedeschi utilizzarono il grande edificio come centro di raccolta per le deportazioni.

Nel dopoguerra, scomparsa con l'Olocausto la ricca presenza ebraica della regione, l'edificio fu utilizzato come magazzino per tutta l'era sovietica (1944-1991).

Nel 1991, l'edificio è stato restituito alla piccola comunità religiosa ebraica locale. Attualmente (2013), dopo decenni di degrado, la sinagoga è oggetto di importanti restauri, che stanno lentamente restituendo all'edificio il suo antico splendore.[2]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Shmuel Spector, Bracha Freundlich. Lost Jewish Worlds: The Communities of Grodno, Lida, Olkieniki, Vishay, Jerusalem: Yad Vashem, 1996
  • Serge Klarsfeld, Documents concerning the destruction of the Jews of Grodno 1941-1944. New York, N.Y: Beate Klarsfeld Foundation, 1985.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Jewish Virtual Libray (Grodno), su jewishvirtuallibrary.org.
  • Virtual Shtetl [collegamento interrotto], su sztetl.org.pl.
  • The Great Synagogue of Grodno (video), su youtube.com.
  • The Grodno Site, su eilatgordinlevitan.com.