Silvio Baratta (politico)
Silvio Baratta | |
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Sindaco di Salerno | |
Durata mandato | 6 marzo 1944 – 19 dicembre 1946 |
Predecessore | Manlio Serio (podestà) |
Successore | Matteo Rossi |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Nazionale Fascista |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Avvocato |
Silvio Baratta (Perito, 4 gennaio 1887 – 1961) è stato un politico e avvocato italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Perito nel 1887 da Pietro Baratta e Stefania Gialdini, esercitò la professione di avvocato.[1] Mutilato della grande guerra, si iscrisse al Partito Nazionale Fascista e sostenne l'entrata in guerra dell'Italia.[2]
Nel gennaio 1944 venne nominato commissario prefettizio di Salerno, in sostituzione dell'avvocato Giovanni Cuomo.[2] Il 6 marzo il prefetto Giacinto Volpe lo nominò sindaco di Salerno, circa un mese prima dell'effettivo ripristino della carica a livello nazionale con il decreto legge 4 aprile 1944 n. 111.[2] Nonostante il benestare del comando anglo-americano, la scelta di Baratta come primo sindaco della liberazione fu un atipico fenomeno di continuità con il periodo fascista e ciò venne contestato dal locale Comitato di liberazione nazionale.[2] Alla nomina della giunta si opposero i componenti del PSI, PCI, della Democrazia del Lavoro e del Partito d'Azione, mentre venne sostenuta dalla Democrazia Cristiana e dai liberali.[2] Il mandato terminò nel 1946, in seguito alle prime elezioni democratiche di età repubblicana.[1] Morì nel 1961.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Vincenzo De Simone, I sindaci di Salerno, su Salerno Storia. URL consultato il 10 gennaio 2022.
- ^ a b c d e f Aldo Bianchini, Elezioni 2021: i sindaci di Salerno, su Il Quotidiano di Salerno, 12 dicembre 2020. URL consultato il 10 gennaio 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Vincenzo De Simone, I sindaci di Salerno, su Salerno Storia. URL consultato il 10 gennaio 2022.